Un’attesa febbrile in piazzetta con tanto di striscione, poi un boato e spazio a lunghi applausi e ai (veloci) festeggiamenti: Armando Cusani è tornato a casa dopo oltre 4 mesi trascorsi nel carcere di Latina.
A centoventitré giorni dalle manette scattate lo scorso 16 gennaio nell’ambito dell’operazione sugli appalti truccati denominata “Tiberio”, dopo che oggi il tribunale ha sciolto ogni riserva sulle istanze avanzate dalla difesa nell’udienza d’esordio del processo scaturito dall’inchiesta.
Finita la suspense e scarcerato per essere posto ai domiciliari, il sindaco di Sperlonga ed ex presidente della Provincia di Latina è giunto nel borgo rivierasco quando erano passati pochi minuti dalle 15. Smagrito e visibilmente provato, alla vista delle decine di persone ad attenderlo a due passi da casa, membri della maggioranza e decine di semplici cittadini, ha trattenuto a stento le lacrime, come del resto molti dei convenuti, in particolare il vicesindaco Francescantonio Faiola, finora a reggere giocoforza le redini della macchina amministrativa.
Momenti di commozione generale, abbracci, vigorose pacche spalle, parole di conforto ed esortazione, per la fine dell’incubo carcerario del primo cittadino, salito in casa quasi nell’immediatezza accompagnato da alcuni familiari.
A PAGINA 2 – IL VIDEO DEL RITORNO, DAL PROFILO FACEBOOK DEL CONSIGLIERE REGIONALE SIMEONE
