Fondi, sale operatorie chiuse: esposto alla Corte dei conti

Passata la stasi degli ultimi mesi, le grandi manovre per tentare di salvare l’ospedale di Fondi dall’annoso declino cui è costretto riprendono lentamente vigore. Ripartendo da un incontro pubblico che giovedì sera, alla presenza tra gli altri del sindaco Salvatore De Meo, di diversi esponenti di maggioranza e del segretario del Psi, ha portato presso la parrocchia di San Paolo i vertici di Comitato e Fondazione “San Giovanni di Dio” ad illustrare una situazione nota fatta di incertezza e progressivo depotenziamento che coinvolge l’intera provincia pontina. A delineare le prossime tappe della strategia con cui si intende “stringersi” attorno al nosocomio della Piana. E ad anticipare un prossimo esposto alla Corte dei conti per danno erariale: ignorate anche troppo, a detta dei promotori dell’iniziativa, alcune importanti peculiarità del presidio sanitario.

img-20161020-wa0010Un carteggio in fase preparatoria – vi stanno lavorando proprio in questi giorni i legali che assistono i due sodalizi pro-ospedale – e incentrato sulla continuata chiusura dei battenti delle tre sale operatorie e dei cinque posti di terapia intensiva del “San Giovanni di Dio”. Presenti solo sulla carta a supporto di una Chirurgia a Fondi è ormai ai minimi termini, al contrario dei “cugini” di Terracina . Storia ormai antica, e che continua a restare attuale a dispetto dei ripetuti solleciti ai manager Asl che si sono avvicendati nel tempo, ultimi in ordine di tempo rivolti all’attuale direttore generale dell’Azienda sanitaria di Latina, il dottor Giorgio Casati. Per una situazione fin troppo chiara, hanno detto i referenti di Comitato e Fondazione: da tempo si è palesato un “cattivo uso delle strutture ospedaliere pubbliche, poiché le risorse e le strutture edilizie ci sono ma non sono utilizzate”. Motivo alla base della programmata bussata alla porta della magistratura contabile. Per un esposto pronto ad andare in scena anche alla luce del mancato utilizzo di decine di migliaia di euro di macchinari donati grazie al denaro a suo tempo raccolto dai fondani. Collette inutili, a conti fatti. Altri tasselli che restituiscono la fotografia di una sanità che da certe parti vogliono lasciarsi al più presto alle spalle. Tornando appunto a battagliare con le carte bollate e a livello istituzionale, ma pure in strada: il prossimo passaggio sarà un incontro, già concordato, con il Prefetto, eppure ad oggi non si escludono nuove manifestazioni di piazza.