Aipa, una società perfetta nel “Sistema Formia”

L'autovelox nei pressi della Tomba di Cicerone

Forse non è un caso che l’Aipa – Agenzia Italiana per le pubbliche amministrazioni –, a Formia non inviasse nei tempi prestabiliti le notifiche dei verbali di violazione al Codice della Strada facendoli prescrivere: semplicemente, come sostenevano già nel 2012 il comandante della Polizia Municipale e il suo vice, non era in grado di gestire l’incarico che le era stato affidato. Un “peccato” evidentemente noto agli addetti ai lavori ma che in prossimità delle elezioni amministrative del 2013, sarebbe stato visto come a suo modo utile quando, anche a discapito della sicurezza stradale, avrebbe garantito una silenziosa “sanatoria”, a quanto pare solo rinviata ai giorni nostri, agli automobilisti abituati a spingere sull’acceleratore. Oltre all’assunzione a spese di Aipa di personale opportunamente suggerito, politicamente affine e vicino, previsto in affiancamento alla Polizia Municipale nello svolgimento dell’appalto.

L'ex presidente dell'Aipa Daniele Santucci
L’ex presidente dell’Aipa Daniele Santucci

L’AIPA, L’ARRESTO PER PECULATO DI DANIELE SANTUCCI, I RANCH E I CAVALLI DA RODEO – Quel presunto vizio di non inviare per tempo le multe, che ha portato nei giorni scorsi il comandante dei Vigili Urbani Rosanna Picano a risolvere il contratto con l’Aipa per grave inadempimento, la Guardia di Finanza di Lecco lo aveva già rilevato nel marzo del 2014 quando arrestò per peculato continuato l’allora presidente del cda della società, già noto per essere socio in affari di Pier Carlo Scajola (figlio dell’ex ministro Claudio) e tempo fa destinatario anche di un decreto di perquisizione nell’ambito dell’inchiesta sulla latitanza dell’ex deputato Pdl Amedeo Matacena (ma in questo caso non risulta indagato), il 65enne Daniele Santucci, poi condannato in abbreviato nel settembre scorso a tre anni e quattro mesi di reclusione. Nei cinque anni precedenti all’arresto, infatti, avevano rilevato le Fiamme Gialle, all’insaputa della sua società, l’eccentrico Santucci aveva sottratto 3,7 milioni di euro destinati a una sessantina di Comuni in tutta Italia. E con essi aveva ristrutturato la sua casa di Varese e acquistato due ranch, uno in Italia e un altro negli Stati Uniti, per allevare cavalli da rodeo. In più auto di lusso, monete d’oro e lingotti d’argento.


multaIL FALSO PROBLEMA DEL SUBAPPALTO – L’appalto per il “Procedimento sanzionatorio delle violazioni delle norme del Codice della Strada e di polizia amministrativa di competenza della Polizia Locale” a Formia era stato bandito il 30 dicembre del 2011 dall’amministrazione guidata dal sindaco Michele Forte ma solo il 7 agosto del 2013, amministrazione Bartolomeo, il dirigente Stefania Della Notte aveva dato comunicazione dell’esito definitivo di gara (avv._esito_di_gara_procedimento_sanzionatorio_aipa_spa1). Con il contratto della durata di cinque anni che, infine, dopo una “guerriglia” di ricorsi, e con Santucci ancora in libertà, venne stipulato nel novembre successivo. Erano state infatti tre le società che si erano presentate alla gara da un milione di euro, la Rti cost. – Cap. Sapidata SpA mand. Poste Italiane con sede in San Marino, la Soes di Telese Terme e la Aipa. E subito era nato un problema: l’azienda che non fosse stata nelle condizioni di inviare le multe all’estero, in realtà nessuna delle tre se non tramite avvalimento non essendo previsto il meccanismo del subappalto, sarebbe stata esclusa dalla gara.

Consiglio di Stato
Consiglio di Stato

I RICORSI SOES, LA CRISI AIPA E LE NOVITA’ IMBARAZZANTI – Un bizantinismo che fu contestato e motivo di esclusione della Soes che per il Comune aveva effettuato un subappalto mascherato da avvalimento, decisione che poi diede il via a una serie di ricorsi da parte della società di Telese Terme al Tar e al Consiglio di Stato contro cui il Comune si oppose vincendo a più riprese. A onor del vero, attraverso i propri legali, la stessa Soes sostenne a sua volta che anche la vincitrice della gara, e la terza partecipante, non fossero in grado di effettuare autonomamente notifiche all’estero ma sul punto, apparentemente, non ci fu un seguito. Almeno fino a qualche mese fa. Dovendo, infatti, superare la crisi seguita allo scandalo che l’aveva coinvolta attraverso il proprio ex presidente, l’Aipa, un colosso secondo solo a Equitalia e che nel 2012 aveva un fatturato da 123 milioni e utili per 664 mila, debiti per 71,5 milioni (verso Unicredit, Banco Popolare, Bpm e altre), si trovò costretta a cedere rami d’azienda e richiedere liquidità a diversi istituti di credito che in cambio ottennero di poter nominare un loro manager di fiducia nell’azienda lombarda: Luigi Virgilio. Alle prese con situazioni che ponevano a rischio l’esistenza stessa della società, arrivando ai giorni nostri, il manager tra le tante aziende interessate a rientrare dei propri crediti ne incontra una che, contratto alla mano, afferma di occuparsi della notifica delle contravvenzioni all’estero per conto dell’Aipa. E che qualche tempo fa, non vedendo ancora saldate le proprie spettanze dalla società lombarda, si rivolge direttamente al Comune di Formia, di fatto dimostrando come il subappalto che nel 2012 era stato contestato alla Soes, veniva normalmente praticato dall’Aipa che la gara la vinse. Una situazione decisamente imbarazzante per i legali del Comune, superata tecnicamente con un riferimento alla residualità dell’appalto ma definitivamente chiusa solo nei giorni scorsi dalla comandante Picano con la risoluzione del contratto.

VIGILI-URBANI-400x215“L’AIPA? NON SANNO NEMMENO COSA VUOL DIRE CODICE DELLA STRADA” – Una conclusione a cui in realtà la Comandante della Polizia Municipale era per certo arrivata molto prima. E con lei probabilmente l’attuale amministrazione comunale che nel corso degli ultimi anni, invece, non solo ha portando avanti al Consiglio di Stato, quindi con una certa consapevolezza, la tesi dell’impossibilità di subappalti peraltro vincendo ma, più gravemente, ha continuato a liquidare regolarmente la società lombarda, solo ora riservandosi di stabilire l’ammontare del danno. Se è vero quanto affermava Winston Churchill che “A volte l’uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi si rialza e continua per la sua strada”, questo sembrerebbe proprio il caso di chi era a conoscenza (le multe non piacciono a nessuno), e si è anche voltato altrove. Almeno fino a quando ha potuto.

intercettazioniL’AIPA E IL “SISTEMA FORMIA” – E’ il 14 giugno del 2012 e dal Comune di Latina parte una telefonata del segretario Russo verso la dirigente Stefania Della Notte la cui utenza è però monitorata dai carabinieri. Argomento del dibattere è la gara poi vinta dall’Aipa. L’indagine, è quella svolta tre anni fa dai carabinieri della Stazione di Formia, poi ribattezzata “Sistema Formia”, secondo cui il Comune sarebbe stato terra di conquista di un’associazione per delinquere, composta da politici e dirigenti dell’ente pubblico, dediti alla corruzione, alla concussione, al peculato, all’abuso e all’omissione di atti d’ufficio. La serie di intercettazioni che proponiamo, seppure non sono state poi utilizzate dal sostituto procuratore della Repubblica di Latina, Giuseppe Miliano, nella propria richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei 19 indagati, alla luce degli ultimi accadimenti, tra sei mesi è previsto un nuovo bando di gara, riteniamo tornino ad assumere una notevole rilevanza pubblica. A ogni buon conto precisiamo inoltre che l’ex segretario Russo, l’avvocato Di Russo, il vice comandante della Polizia Municipale Scarpellino nonché il referente Aipa Asilo che compaiono tra queste intercettazioni non sono tra i diciannove indagati su cui il Gup del Tribunale di Latina sarà chiamato a esprimersi per il rinvio a giudizio o meno nella prossima udienza  prevista per il 18 maggio.

Il Comune di Latina
Il Comune di Latina

Della Notte: “Pronto?”
Segreteria del Comune di Latina: “Pronto? L’architetto Della Notte?”
Della Notte: “Si”
Segreteria del Comune di Latina: “Buonasera è il Comune di Latina, la segreteria generale, la desidera l’avvocato Russo, il segretario generale. Glielo passo”.
Della Notte: “Sì, grazie, grazie”
Segreteria del Comune di Latina: “Buonasera”

Stefania Della Notte
Il dirigente Stefania Della Notte

Della Notte: “Allora segretà qua continua la nostra battaglia ogni giorno per capirci sempre di più nelle gare, diventeremo dei massimi esperti della cosa”
Segretario: “E non c’è bisogno”
Della Notte: “Eh, oggi praticamente la Picano ha voluto fare un incontro con l’avvocatura per quanto riguarda domani la questione della Soes cioè di quella gara che abbiamo, cioè quella questione, quell’avvalimento
Segretario: “L’ha fatta la Picano e l’avvocato Di Russo?”
Della Notte: “No, io ho chiesto di essere presente così potevo essere, insomma, anche perché non lei le stava ponendo il problema dal punto di vista giusto e quindi io ho iniziato con Domenico a dirgli: “Guarda, premesso che qua ci sta questo bando che dice che è vietato il subappalto, tutti quanti hanno cercato di vedere come dovevano superare questo divieto e quindi uno ha fatto richiesta di chiarimenti e li ha ottenuti, l’altra invece ha inteso fare questo avvalimento, avvalendosi di un requisito che però già possiede in proprio!”
Segretario: “Sì”
multaDella Notte: “Perché la lettera… il disciplinare eccetera lui già la possiede, cioè lui con altri comuni ha fatto questo servizio analogo nei tre anni precedenti
Segretario: “Sì”
Della Notte: “E poi ho detto: non si è avvalso di un requisito né di una le..”
Segretario: “… modalità organizzative al fine”
Della Notte: “Ma si è avvalsa proprio del lavoro di questa società”
Segretario: “Sì”
Della Notte: “Ha detto praticamente che farà fare a questa società il servizio e quindi il subappalto”
Segretario: “E questo lo poteva fare, lo poteva fare, ma dopo che aveva fatto il subappalto e poi quando in sede successiva avrebbe fatto questa cosa”
Della Notte: “Eh, però già Domenico dice che secondo lui il bando non è derogabile e non è disapplicabile da noi, né dalla Comandante e quindi praticamente il divieto…”
Segretario: “Eccerto”
Della Notte: “…di subappalto doveva rimanere
Segretario: “Eccerto”

Domenico Di Russo
L’avvocato del Comune Domenico Di Russo

Della Notte: “Allora abbiamo visto tutto quanto, anche Domenico dice che c’è qualcosa che non va nel contratto di avvalimento e nelle dichiarazioni che sono state messe alla base di questo contratto di avvalimento però Domenico è un po’ più, diciamo, secondo lui dovremmo proprio rivedere completamente il bando, secondo lui il bando ha ingenerato…”
Segretario: “Ma chi noi? Cioè noi? Noi come commissione?”
Della Notte: “Eh!”
Segretario: “Ma questo è pazzo! Chi l’ha detto questo? Domenico Di Russo?
Della Notte: “Eh!”
Segretario: “Ma che è matto questo? Cioè la commissione di gara non ha nessuna competenza di entrare nel merito della (lex specialis)”
Della Notte: “Però una cosa la può fare”
Segretario: “Eh?”
Della Notte: “Rimettere le carte al Rup e dire: scusate noi ci troviamo”
Segretario: “No, rimette al Rup se è il Rup che glielo dice! Non la commissione, cioè la commissione non ha potere sindacatorio della lex specialis, ma un mero potere applicatorio, punto!”

Omissis

buste-offerte-bandi-anomale-ceralaccaDella Notte: “Quello che mi pare assurdo che mi ha detto Domenico è”
Segretario: “Per fare che scusi?”
Della Notte: “Domenico dice: per riaprire i termini! Ma a me non mi pare normale!”
Segretario: “Ma chist è pazzo! Questo è pazzo!!”
Della Notte: “E’ pazzo e lo so!”
Segretario: “Ma quelli ci maciullano! Ma quanti partecipanti ci stanno a questa gara?
Della Notte: “Tre
Segretario: “Ma che sono stati ammessi?”
Della Notte: “No, uno era stato escluso che era le Poste Italiane si ricorda, ma lo dobbiamo riammettere perché quel fatto della cauzione”
Segretario: “Sì, e poi gli altri ammessi chi sono?”

Omissis

soesSegretario: “Ma questo sono cose scontate! Ma scusate! Ma io non riesco a capire come Domenico Di Russo, ma perché non ha le palle per dire a quello: non si può fare, punto e basta?”
Della Notte: “E perché si tiene sempre un po’ e un po’, no?”
Segretario: “E va buò però è scorretto perché mette anche gli altri in difficoltà che stanno nel giusto no?”
Della Notte: “Mh, in difficoltà, sì!”
Segretario: “Quindi poi finisce per esporre gli altri perché pare che ne fanno una questione personale, a me che cazzo me ne importa di questa Soes?

Omissis

“NOI FACCIAMO DISPARITA’ DI TRATTAMENTO” – Pochi minuti dopo la dirigente Della Notte informa la comandante Picano, che non la prende bene, della conversazione avuta con il segretario Russo.

Della Notte: “Non è d’accordo con questa linea qua! Perché praticamente è come l’altra volta, dice che noi, come commissione non possiamo annullare noi, né chiedere di annullare perché noi siamo solo uno strumento che ci ha nominato l’amministrazione per verificare tutto quello che è previsto nel bando e nel…”

Rosanna Picano
Rosanna Picano

Picano: “Va bè allora dobbiamo sospendere e chiedere un parere perché io non sono d’accordo aaa… A escluderle diciamo, perché noi facciamo disparità di trattamento“.
Della Notte: “Lui dice praticamente che tu puoi, di sospendere, tu come dirigente o Rup se pensi che devi fare l’annullamento di questo bando ma lo devi dire tu capito? Non lo puoi dire nella, non lo puoi dire nella tua funzione di membro della commissione, lo devi dire nella tua funzione di dirigente o Rup”
Picano: “Sì insomma ho capito sì, però la commissione là come risponde? La commissione, sennò voi esprimetevi che voi volete eliminare quel concorrente, io mi esprimo che non voglio eliminarlo e andiamo avanti
Della Notte: “Eh”
Picano: “Cioè scusa!”
Della Notte: “Va bé ci dobbiamo vedere domani mattina”
Picano: “Cioè Stefà! Ehe, ma io non posso, io non sono d’accordo, perché noi con quella cosa lì che abbiamo risposto in quel modo a quello e quello si è andato invece a vedere quell’altra cosa”
Della Notte: “Rosà io ti sto dicendo solo quello che mi ha detto lui eh? Quindi…”
Picano: “Il Segretario non è obiettivo scusami eh!”
Della Notte: “E io ti dico domani mattina questo è quello che…”
dirittoAmministrativoPicano: “Scusa perché allora si chiedeva un parere, allora io mi sento di chiedere un parere all’avvocatura su tutta la cosa, perché questo come commissione lo possiamo fare”
Della Notte: “No! Perché è sul bando che chiedi il parere ma non su questo fatto qua!”
Picano: “No, no io chiedo sull’avvalimento di quello che significa? Io il parere lo chiedo sull’avvalimento di quello e sul quesito, rispetto al quesito che abbiamo risposto a quell’altro, eh, scusa!!”
Della Notte: “Va buò tanto dobbiamo parlare con lui domani mattina è inutile che parliamo. Tu se puoi, chiamalo prima e glielo dici (al Segretario ndr), di venire un po’ prima caso mai, no, noi ci possiamo pure chiudere in seduta privata, mica dobbiamo stare in seduta pubblica subito? E poi apriamo quando lo riteniamo”
Picano: “Siii, però ti voglio dire la richiesta di parere cioè diciamo io per me, io chiedo di chiedere un parere no? Per l’avvalimento”
Della Notte: “Mh?”
Picano: “E penso pure voi, tu che cosa vuoi fare? Tu lo vuoi escludere, cioè a priori lo escludi?
Della Notte: “No, io mò ci devo pensare un attimo, domani mattina poi voglio rileggere un attimo tutto quando e poi ti faccio sapere”

“LASCI FARE A ME” – La mattina successiva, la Commissione di Gara si riunirà nel pomeriggio (e poi per la terza volta, dopo la prima del 28 maggio, il 4 luglio), il Segretario, che nel frattempo il Comandante dei Vigili sta cercando, chiama la dirigente Della Notte che gli riferisce preoccupata di quanto appreso la sera prima a proposito delle intenzioni della Comandante. Venendo peraltro rassicurata proprio dal segretario Russo: “Signò lasci fare a me, ci penso io, non si preoccupi, io capisco anche quello suo insomma, lasci fare il lavoro sporco a me, ci penso io, non si preoccupi!

Pasquale Russo
Pasquale Russo

Segretario: “Buongiorno, senta un po’, mi sta chiamando la Picano no?”
Della Notte: “E lo so”
Segretario: “Ma io posso dire che lei mi ha detto quelle cose?”
Della Notte: “Che? Sì, sì, lei lo sa che, e ho riferito la conversazione con Domenico Di Russo perché lei me lo aveva detto”
Segretario: “Ah va bé, va bé”
Della Notte: “Sì, sì, sì, le ho riferito la conversazione, lei m aveva detto: “Ma tu che fai domani? Allora come ti comporti?”. Ho detto: “No, ci penso stanotte!”. Non gli ho detto che cosa facevo solo per non sentirmela tutta la sera ieri”
Segretario: “E ha fatto bene!”
Della Notte: “Eh, ha capito? Perché sennò… eh!”
Segretario: “Signò lasci fare a me, ci penso io, non si preoccupi, io capisco anche quello suo insomma, lasci fare il lavoro sporco a me, ci penso io, non si preoccupi!
Della Notte: “Va bene, va bene!”
Segretario: “Volevo solo sapere questo fatto insomma…”
Della Notte: “Sì, sì, no, lei, anche adesso mi ha detto: “Ma ci vediamo prima?”. Ho detto: “Chiama il Segretario, vedi un attimo se sta arrivando e se possiamo vederci un po’ prima”. Lei ha detto: “Ma tu come voterai domani?”. Ho detto: “Guarda, ci devo pensare perché sennò ce l’avevo tutta la sera che mi chiamava”
Segretario: “Ma dottorè, ma io vorrei capire una cosa, ma tutta questa attenzione che lei ha per questa cosa, ma che cazzo gliene importa a questa, non ho capito
Della Notte: “Ehhhhhh! E non lo so!”
Segretario: “E ma io ci, ma la domanda è legittima scusi eh? O no?
Della Notte: “Ehhhhhhh! E lo so! Ieri infatti è stata tutto il tempo a dire, a giustificarsi che lei lo fa per una questione di giustizia!”
Segretario: “Ah, ah! Fa piacere”

Michele Forte
Michele Forte

CONDIZIONAMENTI – Nei giorni successivi il sindaco Michele Forte, altro indagato nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Latina, per gli inquirenti “eserciterà delle pressioni sulla comandante dei Vigili per condizionare” questa gara e anche l’appalto per la gestione delle strisce blu sempre in discussione in quei giorni e poi andato alla Sis.

Piuttosto nervosa, il 10 luglio 2012, la comandante Picano si sfoga ad alta voce nel suo ufficio con il proprio vice Luigi Scarpellino.

Picano: “Il progetto della (Sis) se tu lo vedi è qualcosa diii…”
Scarpellino: “Non l’ho visto maaa… la sento nominare la (Sis) come società nel giro”
Picano: “Invece per loro sono uguali”
Scarpellino: “E le devono fare loro le carte”
Picano: “Infatti ce l’ho detto: “A me, mi dovete… non mi dovete chiamare più, mi togliete dalla commissione
Scarpellino: “E chi ci mettono”
Picano: “E vi ci mettete voi, io non ci voglio far parte di queste cose
Scarpellino: (non comprensibile)
Rosanna Picano: “Ma loro mica mi possono far parte della commissione losche, a me non me ne frega niente, io non lo voglio sapere più, hai capito a me? Non lo voglio sapere più!!
Scarpellino: “E per quell’altro?”
Picano: “Perché già ero discorde per il fatto che abbiamo cacciato la Soes l’altra volta per il fatto dell’avvalimento perché per me la Soes doveva rimanere in gioco, infatti oggi sta facendo ricorso
cartella-esattoriale1-300x198Scarpellino: “Adesso stiamo parlando della gestione però, della gestione dei verbali?”
Picano: “Sì, sì eh… io se fosse stato per me, io la Soes l’avrei rimessa a Gara. Io per non mi discordare da loro ho condisceso con loro anche se… perché m’hanno messo due a uno, hai capito allora io ho detto vabbé… ho detto pure io (non comprensibile) mettiamola fuori però adesso per i parcheggi si fa la stessa cosa e no mi dispiace, io metto il mio parere che per me è meglio il progetto poi… e lo metto a verbale”
Donna: “E vabbè certo, se tu ritieni che è così”
Picano: “Perché poi, sai che mi ha dato fastidio Luì? Stefania giudica con me e dà giudizio uguale sulle tre, arriva il Segretario da giù
Scarpellino: “E si cambia la scena
Picano: “E s’è cambiata e allora scusami tu non sei obiettiva”
Scarpellino: “Quella cosa l’abbiamo già fatta la valutazione?”
Picano: “Di che?”
Scarpellino: “Di come interessa leggermente a noi, dei verbali?”
Picano: “No”
Scarpellino: “Dobbiamo farlo venerdì”
Picano: “Venerdì, mo succederà la stessa cosa
Scarpellino: “Io penso che venerdì, chi, più di te può valutare un progetto”
Picano: “E tanto mi mettono in minoranza Luigi… sono in minoranza
Scarpellino: “Cioè io so che sono rimaste due società
Picano: “Eh”
Scarpellino: “Una è quella che già c’abbiamo(Soes ndr)
Picano: “Sì”
Scarpellino: “E conosciamo.., e l’altra è una società che recupera i tributi(Aipa ndr)
Picano: “Luigi, allora…”
Scarpellino: “Fra i due sicuramente qua dentro (non comprensibile)
Picano: “Allora: ci sono dei fondi che vanno assegnati perché niente è discrezionale”
Scarpellino: “(non comprensibile)
Picano: “Adesso io vedo il progetto, io non sto né con l’una né con l’altra
Scarpellino: “(non comprensibile) il progetto”
Picano: “Adesso ti voglio dire, io quando vedo il progetto ti dico: guarda che quel progetto è migliore di quello dell’altro là, anche per i disegni: cioè per dire io non lo so perché sta (non comprensibile) se invece quello ha fatto un progetto migliore io valuto quello se questo è meglio, però poi si farà sempre quello che dicono loro perché mi mettono in minoranza, fanno due a uno, capito?”

“(LA SANATORIA)” – Due giorni dopo, il 12 luglio, superati tutti gli ostacoli e ormai data per sicura vincitrice della gara, l’Aipa torna al centro di una nuova conversazione in cui il comandante Picano rivela i retroscena della vicenda al suo vice Scarpellino e a un’altra donna, concludendo che la società non sarà in grado di gestire l’appalto.

generica municipaleScarpellino: “Che dice la Sacra Corona Unita? No, perché io ho sentito dire”
Picano: “Eh?”
Scarpellino: “Dice che ci sta uno di Formia dentro
Picano: “Ma quale? L’Aipa
Scarpellino: “L’Aipa, dicono un certo Asilo” (ndr  Asilo ci precisa che nel periodo in cui Santucci era presidente, egli fu delegato per questioni di sola opportunità logistica a essere presente a Formia all’apertura delle buste con le offerte tecniche ed economiche per verificare la regolarità delle operazioni senza, per politica aziendale, peraltro avere facoltà di intervenire nelle fasi start up,  selezione del personale e direzione dei lavori)
Picano: “Ma non è di Formia”
Scarpellino: “Asilo è di Formia, la società non sarà di Formia… ho sentito parlare di un certo Asilo, non dovrebbe essere difficile… Asilo”
Picano: “Eh, ma Asilo che è?”
Scarpellino: “…Io Asilo lo conosco come (vigile)”
Picano: “Ma chi è? Quello altro con gli occhi celesti?”
Scarpellino: “E’ un ragazzo abbastanza alto”
Picano: “Con gli occhi celesti?”
Scarpellino: “Mh, non lo conosco bene, non so chi è”
Picano: “Ma è quello, è Asilo è quello là che veniva, che viene là alle gare me lo…” (ndr l’Aipa si era presentata anche per la il bando per i “Parcheggi pubblici senza custodia a pagamento ubicati nel territorio del Comune di Formia” arrivando seconda – esito_di_gara_parcheggi_pubblici_a_pagamento-PDF).
Scarpellino: “.. e chi è?”
Picano: “E che ne so io? Chi lo conosce oh?”
Scarpellino: “Asilo è un ragazzo di Formia, è un ragazzo di Formia e probabilmente sarà… però una cosa è sicura che questi dell’Aipa per quello che ne so io, sono specializzati nella gestione di tributi
Picano: “Si”

L'autovelox installato dal Comune di Formia sulla SR 630
L’autovelox installato dal Comune di Formia sulla SR 630

Scarpellino: “E del codice della strada, non sanno nemmeno cosa vuol dire codice della strada!”
Donna: “E quindi ci creano casino?
Scarpellino: “E’ normale se non sanno quello che…
Picano: “Hanno fatto solo (la sanatoria) ho detto: come? Me l’hanno fatta bocciare! Ha detto Domenico, già me l’ha detto a me… ho detto: là no, là … e due parole perché li hanno messi in minoranza, e quindi ho detto alla fine mi accodo per far vedere che io… davo scusa alla Soes, no ha detto: quella ti fa ricorso e gli devi pagare pure i danni!”
Scarpellino: “Sicuro, sicuro! Che fa ricorso alla…”
Picano: “Capito?”
Scarpellino: “Cioè… il servizio che fa l’Aipa… me ne vado proprio! Cioè vedetevela voi! Mah! Mah (non comprensibile)”

I PUNTEGGI? – Il 18 luglio successivo una nuova conversazione telefonica tra la dirigente Della Notte e la comandante Picano si rivelerà infine in un vero e proprio scontro verbale sulla modalità di assegnazione dei punteggi da dare durante la gara a cui ha preso parte l’Aipa.

Picano: “Scusate ma mi avete preso per i fondelli? Allora scusate? Perché avete detto…”

Giungendo quindi all’accusa di aver redatto un verbale di cui la Comandante dichiara di non essere a conoscenza.

Picano: “Stefà scusami, ti voglio bene, però voi avete preparato un verbale? Non è che me ne devo accorgere io di queste cose qua!”

Il contratto con Aipa, come abbiamo riportato anche nei giorni scorsi, è stato infine chiuso tre anni e mezzo dopo. Stando alle conoscenze che abbiamo esposto sul caso da parte dei protagonisti, sempre o quasi gli stessi, ci sarebbero stati ampi margini e segnali per provvedere anticipatamente così mettendo al sicuro il Comune quanto meno da quello che pare delinearsi come un danno erariale alle tasche della collettività.