Slot a Formia, il Tar boccia il Comune: “Scelte contraddittorie, risarcisca”

Annullata dal Tar di Latina l’ordinanza con cui il sindaco Sandro Bartolomeo, l’8 ottobre scorso, aveva ordinato la chiusura delle sale slot alle 20 e la precedente delibera consiliare di Formia, con cui gli orari di apertura tali esercizi commerciali erano fissati tra le 10 e le 24. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato da una delle società coinvolte, la “Gi&Em”, che all’interno dell’Appia Grand Hotel gestisce una sala bingo e le slot machine. Il primo cittadino aveva sostenuto di aver voluto dare una “stretta” al gioco d’azzardo essendo troppi i formiani vittime di ludopatie. I giudici hanno però appurato che, essendo tra l’altro ancora in corso le indagini dell’Asl sul fenomeno, non vi è alcun dato certo sui malati di gioco, che facilmente i giocatori si potevano recare a scommettere nei centri vicini e che in tal modo il provvedimento adottato era solo un danno per le attività commerciali di Formia.

Il Tar di Latina ha però evidenziato soprattutto la contraddizione nella condotta del Comune, che da una parte ha autorizzato le sale slot e dall’altra ha poi avviato la battaglia contro le stesse, visto che di 15 autorizzazioni rilasciate in città per tali attività ben 12 sono state date dal Comune. “Risulta dimostrata – specificano i giudici nella sentenza – la contraddittorietà dell’operato dell’amministrazione comunale, la quale, da un lato ha proceduto al rilascio di un certo numero di autorizzazioni per sale da gioco e dall’altro, con le misure contestate, pretende di intervenire ex post su attività economiche regolarmente autorizzate”. Atti annullati dunque e Comune condannato a risarcire tremila euro alla società ricorrente e alla Hbg Connex spa che l’ha supportata.