Terracina, scrive su Facebook di voler fare una strage, denunciato un 36enne

Nella tarda serata di ieri il personale della centrale operativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Terracina, veniva allertato da una segnalazione con la quale un operatore del servizio di soccorso pubblico 113 della Questura di Milano, riferiva che presso quella centrale era giunta una comunicazione con la quale si faceva riferimento ad un gesto di follia da attuare in un non meglio indicato esercizio commerciale di questo centro cittadino mediante l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Tale comunicazione faceva riferimento ad un messaggio postato sul profilo Facebook da tale MP di anni 36 di Terracina.

Intervenuto immediatamente il personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di Terracina, acquisiva copia dei messaggi postati sul portale e già dalle prime ore della notte i poliziotti predisponevano i primi accertamenti atti ad individuare l’autore di tali deliranti messaggi e nel corso della notte venivano effettuati dei primi sopralluoghi cognitivi. Alle ore 7 di oggi il medesimo personale della Squadra Anticrimine, dopo aver individuato tre indirizzi possibili ove poteva probabilmente trovarsi il soggetto da rintracciare, faceva irruzione nelle abitazioni ed in una di queste veniva rintracciato l’uomo che corrispondeva chiamarsi esattamente come l’autore dei post.


Venivano quindi eseguite una serie di perquisizioni domiciliari al fine del rinvenimento di armi di qualsiasi genere ma senza esito mentre invece nel pc dell’uomo, sul suo profilo Facebook, venivano rinvenuti i post che annunziavano la clamorosa azione criminosa. MP, in evidente imbarazzo, risultava essere una persona incensurata e ritenuto verosimilmente incapace di compiere reati di natura violenta e messo davanti alle proprie responsabilità, ammetteva i fatti, rendendosi conto di aver commesso un grosso sbaglio.

L’uomo veniva comunque condotto negli Uffici del Commissariato di Polizia ove nei suoi confronti i poliziotti hanno comunque proceduto alle contestazione penali di legge che riguardano appunto il reato di procurato allarme presso l’Autorità e deferito quindi alla competente Procura della Repubblica.