Molo per navi da crociera a Formia, l’errore di progettazione costa caro

La trivella in azione al porto (un anno fa)
Giunta Bartolomeo in conferenza stampa
Giunta Bartolomeo in conferenza stampa

Dell’errore si sapeva, del rischio di perdere un finanziamento europeo da oltre due milioni di euro anche. La novità é che ora quello sbaglio nella progettazione del molo di attracco per le navi da crociera previsto al molo Vespucci di Formia è stato messo nero su bianco con delibera di giunta comunale del 24 aprile scorso. E il Comune dovrà rimetterci di tasca propria quasi 200mila euro. Nell’attesa di trovare il responsabile a cui chiedere i danni perché, si legge nella delibera, “a oggi la verifica di eventuali errori é ancora in corso per la complessità dei fattori in esame”.

Williams Di Cesare
Williams Di Cesare

Come ormai noto i fondi per la realizzazione dell’opera sono inseriti all’interno di un finaziamento europeo chiamato Plus “Appia via del mare” approvato dalla Regione il 12 luglio del 2012 con l’erogazione di poco più di sei milioni di euro. Relativamente ai lavori al porto: due milioni di euro direttamente dal Plus, 150mila euro dalla Regione, duecentomila euro dal Comune. Ad aggiudicarsi la realizzazione dell’opera era stata l’ATI Impresa Di Cesare Gino srl/So.Ge.Mar. Costruzione srl con un ribasso del 37,73%.


Giuseppe Masiello
Giuseppe Masiello

E già un anno fa, era luglio, dopo le molte difficoltà ad avviare i lavori, qualche dubbio sulla possibile crescita dei costi dovuti a una variante in corso d’opera era sorto. Smentiti dal Comune e dall’assessore all’urbanistica Giuseppe Masiello.  

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Comune di Formia
Comune di Formia

Poco meno di un anno dopo, quella variante (assenti gli assessori Spertini e proprio Masiello), è invece arrivata. “Durante il corso dei lavori – si legge in delibera – sono emerse difformità rispetto alle ipotesi iniziali di progetto in particolare per la realizzazione dei pali di progetto nella posizione ipotizzata, costituiti da scogli; tale non conformità, hanno comportato la necessità di redazione di una perizia di variante finalizzata all’adozione degli opportuni interventi tecnici correttivi, idonei a consentire la realizzazione dei suddetti pali di fondazione”. I costi? 199.612,56 euro (pari ad Euro 161.240,57 per lavori al netto ribasso di aggiudicazione oltre 2.376,28 euro per oneri sicurezza e 35.995,71 euro per IVA 22%). Chiamato in causa, il 10 ottobre di un anno fa il progettista ha declinato ogni responsabilità attribuendo la variante a una “inadeguata valutazione dello stato di fatto” effettuata nella fase di indagine propedeutica alla progettazione.

Dove trovare i fondi per la variante: tra i  residui dei seguenti mutui Cassa Depositi e Prestiti pos. N. 4417143-00 € 56.185,14, pos. N. 4116489-00 € 21.398,85, pos. N. 4316047-00 € 22.749,60, per l’importo complessivo di € 100.333,59; tra i fondi comunali del bilancio corrente in corso di approvazione, con imputazione al cap. in entrata n. 878/01 (proventi ordinari oneri concessori) per l’importo di € 99.278,97.

Marilena Terreri
Marilena Terreri

Rup – responsabile unico del procedimento – dell’opera inizialmente era il dirigente Marilena Terreri, sostituito dal marzo scorso dall’altro dirigente Sisto Astarita. Attualmente i lavori sono fermi a un anno fa quando sono stati sospesi e oggi, pur in presenza dell’approvazione della variante come da delibera, questa non è stata sottoposta alla firma dell’Ati esecutrice dei lavori.

Sisto Astarita
Sisto Astarita

Proprio andando a spulciare la delibera non appaiono pochi gli errori materiali commessi. Premettendo che l’Ati sottolinea di aver già realizzato oltre 250.000 euro di lavori senza essere ancora stata pagata, il termine per la esecuzione delle opere, si legge, è fissato al 30.06.2015 con rendicontazione al 30.09.2015: termine impossibile considerata la lunga sospensione lavori e il dato di fatto che l’azienda ha 240 giorni per il completamento, il che sposta quella data, qualora i lavori ripartissero a breve, almeno a dicembre – gennaio del 2016. Inoltre, andando ad analizzare il conteggio dei lavori, si può osservare come in Comune, per quanto riguarda la matematica, avrebbero bisogno di qualche lezione di ripasso. In particolare la somma delle voci z4 (14.989,97 euro – precisazione Comune allegaot_dgc_90) e z5 (18.088,92 euro) relative agli oneri di sicurezza non è evidentemente quella riportata di 30.702,61 euro. Così come la voce z1 (incremento oneri sicurezza a seguito variante) non è di 2.376,28 ma poco meno del doppio.

Infine, va annotato come degno di nota il fatto che il controllo sulla sicurezza (il responsabile é il geometra Luigi Nardella che ha ufficio nello stesso palazzo dove, da targa apposta all’esterno, ha una sede l’ingegner Filippo Romano, marito del dirigente Marilena Terreri), voce b10 (23.200,00 euro), costa poco meno di chi la sicurezza è tenuto a farla. Infine, per ora, alla voce B6, Collaudo Tecnico Amministrativo e Statico, si legge 17.307,69 euro che è quasi più il doppio di quanto è costato quello per il Multipiano delle Poste. Soltanto che il Multipiano ha avuto una spesa di realizzazione di quasi cinque milioni di euro, il nuovo molo d’approdo poco meno della metà. Misteri.

(Sotto la targa apposta all’ingresso del Palazzo dove hanno sede gli uffici di Luigi Nardella – seconda a sinistra – e Filippo Romano – in basso a destra -)