Condannato per la tragedia di Ventotene e candidato sindaco, Bruno Panuccio: “Impresentabile”

Giuseppe Assenso, sindaco di Ventotene
*Sara Panuccio*
*Sara Panuccio*

“Il 20 aprile 2010 muoiono a Ventotene, a causa di una frana, Sara Panuccio e Francesca Colonnello. In conseguenza di ciò, per la prima volta in Italia, viene condannato un amministratore pubblico per morte da frana. Costui è l’attuale sindaco di Ventotene, Giuseppe Assenso.

La sentenza di Primo grado del 2014 è per lui di 2 anni e 4 mesi. Questo signore é lo stesso dello scandalo per aver appaltato ad una ditta di Napoli la progettazione e realizzazione (fortunatamente mai avvenuta) di un tunnel da 6 milioni di euro sull’isola, nonostante il parere ed il divieto della Regione Lazio (gli atti sono in Procura).


*Francesca Colonnello*
*Francesca Colonnello*

In questo periodo ogni giorno si parla sui media nazionali dei “candidati impresentabili” in Campania e Liguria, ma quasi nessuno sa che il sindaco Assenso é il capolista di una delle due liste civiche che si fronteggeranno a fine mese sull’isola. Vuole ottenere il terzo mandato consecutivo di Sindaco e ha naturalmente ottime possibilità di riuscire nell’intento visto che questa volta ha dalla sua parte in lista chi oggi è consigliere d’opposizione, chi ufficialmente in questi anni lo ha sempre osteggiato e criticato aspramente.

Bruno Panuccio
Bruno Panuccio

Ancor prima che come padre di Sara, sono indignato come cittadino. Partendo dal presupposto che si sarebbe dovuto dimettere di suo per rispetto delle vittime e della morale civile, qui siamo al paradosso del tenerlo in carica altri 5 anni, se vincerà, di conseguenza sarà ancora lui la massima autorità in carica per le funzioni di Protezione Civile, in netto contrasto con la condanna di cui sopra. Sarà lui a tutelare persone e territorio sull’isola, lui che attualmente è ritenuto per la giustizia italiana responsabile di omicidio colposo per l’inosservanza delle norme stesse, lui che ha mentito in aula sulla conoscenza del pericolo, lui colpevole certificato da prove documentali.

È tutto ciò avviene nel silenzio di media ed istituzioni”.

Lo dichiara Bruno Panuccio, padre di Sara.