Impianto di cremazione, Parisella suona la carica: “È ora che noi fondani ci svegliamo”

A Fondi il consigliere d’opposizione Luigi Parisella riaccende i riflettori sulla questione dell’impianto di cremazione adiacente il cimitero monumentale cittadino.

“Una società privata, la SAIE Srl, si appresta a realizzare a Fondi, in adiacenza al cimitero comunale, un inceneritore per la cremazione di salme umane. Dal quadro economico allegato al progetto, si evince un investimento complessivo di cinque milioni e mezzo di euro con una capacità di cremazioni, a regime, di più di 3200 salme all’anno.


Per il primo anno il quadro economico allegato al progetto ne prevede 2500 circa. Tale progetto prende corpo nell’anno 2019, precisamente con la deliberazione del consiglio comunale n. 74 del 16.10.2019 (allora vi era il sindaco De Meo) con la quale fu approvata l’iniziativa del crematorio e inserita nel piano triennale delle opere pubbliche.

Il sindaco Maschietto, questa volta, in data 21.12.2021 con deliberazione n. 89 del consiglio comunale riapprova il progetto, con modifiche, e vane furono le proteste del sottoscritto e della intera opposizione.

Dopo una pausa il progetto riprende quota in questi giorni, tant’è che in data 15.12.2022, protocollo comunale n. 93836/2022, da parte della suddetta società che si è aggiudicata la costruzione con un ‘progetto di finanza’, è stato depositato il progetto esecutivo.

Quella che da molti veniva considerato ‘qualcosa che mai si realizzerà a Fondi’ invece prende corpo piano piano e sta allarmando e inquietando una moltitudine di cittadini, che costantemente chiedono spiegazioni.

A chiunque, dotato di buonsenso, non sfuggono le implicazioni e le ricadute negative – continua Parisella – che siffatti impianti crematori provocano a livello di impatto ambientale, dovuti alle emissioni in atmosfera di fumi maleodoranti e polveri sottili che ritroveremo nei cibi, nell’acqua, negli animali e nei nostri polmoni, oltre la difficoltà dello smaltimento dei rifiuti della combustione, altamente tossici.

Basta andare su internet e con una semplice ricerca verificare le implicazioni negative, in tutti i sensi, (svalutazione di abitazioni e terreni circostanti, fuga di turisti, danni all’immagine e danni per gli agricoltori e gli imprenditori) nonché le continue lotte delle popolazioni che chiedono di chiudere gli impianti già esistenti, rivendicando l’aumento di malattie respiratorie e tumori.

Inoltre, giova sottolineare che l’ubicazione prescelta per tale impianto, adiacente il cimitero cittadino, e a dir poco ‘infausta’ poiché trovasi in pieno centro abitato a ridosso degli abitati di San Magno, a 150 metri dall’Ospedale S. Giovanni di Dio, a 200 metri dalle scuole Garibaldi e scuola primaria Purificato, Istituto parificato San Francesco, Palazzetto dello sport, costruendo teatro, nonché una moltitudine di attività produttive, aziende agricole, vivai ecc”.

“Ma la città di Fondi meritava tutto questo?”, si chiede il consigliere di minoranza. “Anche nel Comune di Gaeta era previsto la realizzazione di un impianto simile, ma alcuni cittadini si sono ribellati, ricorrendo alla magistratura, riuscendo a bloccare tutto. È ora che anche noi fondani ci svegliamo!”.