Il Riesame conferma tutte le accuse per l’ex vicesindaco Marcuzzi

Pierpaolo Marcuzzi

Si profila un processo difficile per l’ex vicesindaco di Terracina ed esponente di Fratelli d’Italia, Pierpaolo Marcuzzi.

Dopo essere stato arrestato all’inizio dell’anno, con l’accusa anche di aver pilotato gare d’appalto a favore di una ditta che doveva svolgere lavori nello stadio di Borgo Hermada, gestito dalla sua società di calcio, l’ex numero due della giunta terracinese aveva ottenuto l’annullamento di parte dell’ordinanza.


Una scelta bocciata dalla Cassazione.

Il Tribunale del Riesame è così tornato a pronunciarsi sulla vicenda e ha ora avallato tutte le accuse su cui si fondava il provvedimento con cui il politico era stato messo ai domiciliari dalle guardie costiere e dai carabinieri.

Una decisione che conferma le accuse di falso, truffa aggravata e turbativa d’asta a cui, chiuse le indagini, si è aggiunta quella di voto di scambio, relativa alla promessa di una sanatoria in cambio di voti.

I giudici hanno specificato che “ricorrono gravi indizi di colpevolezza per il reato di turbata libertà di scelta del contraente ascritto al Marcuzzi” e che lo stesso ha “dimostrato una allarmante e inequivocabile propensione allo sfruttamento del ruolo pubblico per fini di vantaggio personale”.