Nuove tasse sui rifiuti, si ribella solo il titolare del Tmb

Rida Ambiente

Sulle nuove tasse per i rifiuti imposte dalla Regione si è ribellato solo Fabio Altissimi, titolare della Rida, la società che gestisce il Tmb di Aprilia dove finiscono i rifiuti di molti Comuni del Lazio, ma perde al Tar.

Respinta dai giudici la richiesta della società apriliana finalizzata ad ottenere la sospensione temporanea, in attesa della decisione di merito sul ricorso, della delibera regionale n. 448/22, che ha introdotto un benefit ambientale, anche denominato extra-costo, del 5%, da applicarsi con effetto retroattivo da gennaio 2022 a quanti conferiscono i rifiuti fuori dal proprio ambito territoriale di appartenenza perché non hanno impianti.


“Un extra-costo – sostiene Altissimi – che necessariamente viene riversato sulla tariffa a carico dei cittadini e che si aggiunge ad un altro benefit ambientale pari al 2% previsto (questa volta sì, con legge regionale) dall’art. 29 della L.R. 9 luglio 1998, n. 27, determinando un onere aggiuntivo totale del 7%”.

“Questo onere aggiuntivo – sottolinea il titolare della Rida – è apparentemente giustificato dalla necessità di indurre i comuni ad essere più virtuosi, per indurli a individuare sul proprio territorio gli impianti e le discariche, per ripagare i territori che accolgono i rifiuti del “disturbo” ambientale, ma è evidente che si tratta soltanto di un altro strumento per rimpinguare le casse delle amministrazioni in perenne stato di deficit, ed in questo caso, in particolare, il benefit è un grosso regalo alle Province che riceveranno il tributo in cambio di nessun servizio. Curioso poi è che la Regione Lazio imponga un tributo per porre fine ad una situazione di carenza impiantistica che essa stessa ha determinato attraverso una errata pianificazione ed un immobilismo inopinabile, da anni”.

Specificando che la Rida non ha alcun interesse patrimoniale nella vicenda, in quanto funge solo da sostituto d’imposta, incassando dai Comuni per poi riversare alla Provincia, senza trattenere nulla per sé, Altissimi dichiara che con l’impugnazione ha solo tentato “di evitare ai cittadini un aumento della Tari oltre che una ennesima imposizione ingiusta”.

L’imprenditore infine conclude affermando che, nonostante il benefit ambientale sia un danno per i Comuni che conferiscono i rifiuti fuori Ato, tali Comuni non hanno proposto autonomo ricorso e neppure si sono costituiti nel giudizio instaurato dalla Rida per sostenere la domanda e far valere interessi propri: “Questo la dice davvero lunga su chi si interessa degli interessi dei cittadini”.