“Scoperta sotto il castello di Fondi”, ma è un pesce d’aprile della Pro Loco

Venerdì a Fondi (e non solo) centinaia di persone sono cadute in un pesce d’aprile organizzato dalla Pro Loco: in vena di scherzi, l’associazione di promozione presieduta da Gaetano Orticelli ha annunciato il ritrovamento di un cunicolo sotto castello Caetani, simbolo della città. Un passaggio segreto con uscita a Monte Vago, come quello che da tradizione avrebbe percorso la bella Giulia Gonzaga per sfuggire al rapimento del pirata Barbarossa, e che in molti giurano di aver almeno in parte percorso decenni addietro.

Una goliardata lanciata via social con tanto di presunta foto e subito diventata virale, riverberandosi dalle piazze virtuali a quelle reali. In tanti hanno fiutato odor di burla quasi subito, molti altri ci sono invece cascati in pieno. Di più: alcuni, tra i più sbadati, non se ne sono ancora resi conto, nonostante la ‘confessione’ della Pro Loco a distanza di circa ventiquattro ore dal lancio della notizia. Annunciata in modo roboante, e descrivendo nel dettaglio il ritrovamento di un fantomatico passaggio quattrocentesco.


Quella che era una leggenda, raccontata da molti, appare divenuta realtà. È un cunicolo di circa un metro di larghezza per 1.60 di altezza, adatto dunque ad essere percorso come camminamento sotterraneo. C’è anche un sistema per far passare l’acqua, struttura che confermerebbe la tesi che si tratta appunto di un camminamento. Continuano gli accertamenti e ulteriori particolari nei prossimi giorni“. E invece no: pesce d’aprile. Andato a segno nonostante la Pro Loco qualche indizio l’avesse pur lasciato, attribuendo la suggestiva scoperta all’archeologo “Ugo Picconi“, del “gruppo Splora“.

Lo scorso anno, a gabbare una moltitudine di pontini era stato il sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano, che in diretta radio aveva sfidato Sanremo, annunciando “un casinò e un festival”. Ma in terra pontina si ricordano anche altri pesci d’aprile particolari, da quello sul ritorno di Vasco Rossi a Latina, a quello sulla “tragedia sfiorata a Castelforte” per colpa di un inesistente satellite cinese in caduta libera.