L’operazione, denominata dagli investigatori “Scarface” – dichiara Raffaele Trano, (L’Alternativa C’è), membro della Commissione bilancio alla Camera – è la conferma che nel capoluogo pontino, come ho più volte sostenuto in passato e come continuo a sostenere, urge una sezione distaccata della Dia, per poter aggredire con ancor maggiore incisività i clan.

Il ritmo investigativo degli ultimi anni in terra pontina sul fronte delle associazioni per delinquere di stampo mafioso è terribilmente simile a quello che si registra in altre regioni, zone di origine delle mafie tradizionali. Mezzi ordinari non sono dunque più sufficienti per un’area così delicata, dove il crimine organizzato terrorizza i cittadini e, come ormai specificato in sentenze definitive, è arrivato a condizionare anche le consultazioni elettorali.
Non si può permettere e non permetterò che chi vive in provincia di Latina debba vivere nella paura a causa della mafia rom“.