L’opposizione denuncia maxi ammanco relativo alle somme degli usi civici

Denuncia dei consiglieri di opposizione del Comune di Cori, Quintilio Carpineti, Francesco Ducci e Germana Silvi, su un presunto ammanco in bilancio delle somme derivanti dalla liquidazione degli usi civici.

I tre hanno scritto al sottosegretario all’economia Claudio Durigon, specificando che il Comune di Cori ha incassato, dal 1993 al 2012, delle somme derivanti dalla liquidazione appunto degli usi civici gravanti principalmente sul Comune di Cisterna di Latina, sul territorio di Giulianello e soltanto in minima parte su Cori, per un totale di 1,1 milioni di euro.


Si tratta di somme destinate esclusivamente alla Comunità di Giulianello, dove proprio nel 2012 è stata costituita l’Amministrazione separata beni usi civici, alla quale dovevano essere trasferiti tali importi.

L’8 novembre 2012 la giunta comunale ha deliberato il versamento all’Asbuc di un acconto di 250mila euro, con la comunità che restava creditrice di oltre 921mila euro.

“Avremmo immaginato – hanno sostenuto i tre consiglieri di minoranza – di trovare inserita questa somma nei bilanci di previsione degli anni successivi, fino al previsionale del 2021, ma di questi importi, regolarmente tracciati negli anni anteriori al 2012, non vi è più notizia alcuna e d’altronde non si è a conoscenza di come siano stati utilizzati nonostante per legge i fondi derivanti dalla liquidazione di diritti di uso civico debbano essere impegnati in titoli di Stato in attesa dell’impiego istituzionale”.

Ancora: “All’oggi, ritenuto che non vi siano altre poste in bilancio riconducibili alle somme introita come liquidazione di usi civici e confermato dai ripetuti silenzi dell’attuale sindaco Mauro De Lillis, più volte interrogato ufficialmente in consiglio comunale, si può agevolmente affermare, a meno di smentita, che nel bilancio del Comune di Cori ci sia in sostanza un ammanco inspiegabile”.

Ovvero di oltre 440mila euro.

Chiesto dunque a Durigon di inviare gli ispettori del Mef.