‘Facciamo luce sull’endometriosi’, anche Aprilia si illumina di giallo

A partire da ieri sera, la statua di San Michele in piazza Roma ad Aprilia è stata illuminata di giallo, come contributo della Città alla campagna informativa sull’endometriosi, malattia cronica femminile.

La campagna è organizzata dal team Italy della WorldWide Endomarch, che generalmente ha luogo ogni anno in 55 capitali del mondo. L’edizione italiana della marcia si svolge a Roma da otto anni: quest’anno, purtroppo, per il prorogarsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19 è prevista un’edizione virtuale in programma oggi, sabato 27 marzo.


Mentre domenica, a partire dalle ore 10:00 e per l’intera giornata, è previsto un convegno online dal titolo “Endo Social Day”, aperto dal sottosegretario al Ministero della Salute Pierpaolo Sileri, che sarà trasmesso sui canali social di Endomarch Team Italy.

L’endometriosi è una malattia ancora troppo poco conosciuta, di cui in Italia soffre una donna su 10 (tra il 10 e il 15% delle donne in età fertile). Comporta dolori, che possono essere cronici e persistenti e si aggravano durante il periodo mestruale. Oltre l’utero, essa coinvolge anche altri organi e i sintomi incidono pesantemente sulla qualità della vita, comportando spesso ripercussioni anche di natura psicologica. Il più delle volte, la diagnosi arriva dopo un lungo e travagliato percorso.

Il Comune di Aprilia ha aderito con convinzione a questa campagna informativa – commenta l’Assessora alle Politiche Sociali, Francesca Barbaliscia – purtroppo vivo in prima persona i disagi legati a questa malattia e, per tale motivo, so che è essenziale rivolgersi da subito ad un centro specializzato, dove poter incontrare operatori esperti nello studio di questa patologia cronica, che spesso diventa invalidante. Le avvisaglie della malattia non sempre hanno una immediata risposta medica, spesso la diagnosi arriva in ritardo, quando ha già compromesso tante funzionalità. Sono vicina alle donne affette da endometriosi e comprendo il loro stato d’animo, per questo credo sia di fondamentale importanza non sottovalutare mai i segnali del proprio corpo e fare indagini accurate per prevenire e/o tenere sotto controllo le fasi della malattia. È importantissimo parlarne per creare consapevolezza: un’adeguata prevenzione, infatti, può contenerne le conseguenze e, nei casi più gravi, scongiurare l’infertilità”.