Coronavirus, le azioni in Europa per tutelare il Made in Italy

«Osservando tutte le precauzioni del caso in un momento così delicato per il nostro Paese, ieri insieme all’onorevole Andrea Crippa, vice segretario federale della Lega, ho voluto portare la nostra vicinanza a quegli imprenditori che oltre ad affrontare l’emergenza Coronavirus sono alle prese con un momento delicatissimo per la nostra economia nazionale».

Così l’eurodeputato della Lega Matteo Adinolfi eletto nel collegio Italia Centrale, spiega il senso della sua visita nelle Marche ad alcuni imprenditori locali che rappresentano delle vere e proprie eccellenze nei loro campi. Un modo per testimoniare la vicinanza ai loro problemi, acuiti dal momento delicato che sta vivendo tutto il nostro Paese a causa del Coronavirus.


«Dunque – spiega l’Europarlamentare della Lega, Matteo Adinolfi -, ho voluto rendere omaggio a quegli imprenditori che rappresentano le eccellenze della provincia di Ascoli Piceno e Fermo: dalle aziende agricole ai calzaturifici fino al distretto del cappello di Montappone e Massa Fermana.
In un momento di crisi economica globale, aggravato dal Coronavirus, è importante stare vicino alle aziende ed ascoltare le esigenze di chi ogni giorno fa impresa a tutela del Made In Italy.
Sono convinto che presto, grazie agli sforzi dei nostri scienziati, dei nostri medici, dei nostri infermieri e di tutto il personale sanitario, questa momento emergenziale verrà superato e allora sarà necessario impegnarci a fondo anche per riparare ai danni che questa epidemia sta causando al nostro sistema economico oltre che alla salute dei nostri concittadini.
Ecco perché sono importanti le misure proposte dalla Lega nei giorni scorsi, come ad esempio l’esonero, per tutto il 2020 dai pagamenti di imposte e tasse, fino alle esenzioni per le zone rosse estese a tutta Italia. La cassa integrazione estesa al commercio, ai negozi, all’artigianato e alle piccole imprese.

La rimozione del codice degli appalti. La sospensione degli studi di settore per i liberi professionisti, la sospensione dei versamenti Iva previsti nei prossimi giorni, il pagamento immediato dei debiti della Pubblica Amministrazione verso i privati e la sospensione dell’Irap.
Dalla viva voce degli imprenditori abbiamo poi ricevuto alcuni suggerimenti che ritengo altrettanto utili in chiave di rilancio e ripresa dell’economia, una volta che sarà passato questo difficilissimo momento. Ecco perché sarebbe necessario predisporre subito da parte del Governo e del Mise il decreto attuativo per il credito d’imposta per quegli imprenditori che partecipano alle fiere internazionali promuovendo le eccellenza made in Italy. Infatti una volta che sarà finita questa fase di emergenza sarà importantissimo far ripartire le nostre aziende e le nostre esportazioni.


Così come è importante riprendere anche in sede Europea la discussione sul ‘Made in’, ossia quel provvedimento – che approvato dal Parlamento Europeo e bloccato in sede di Consiglio d’Europa per l’opposizione degli stati del Nord – consentirebbe finalmente ai consumatori di conoscere esattamente la provenienza dei prodotti sugli scaffali, evitando così di acquistare quelle merci con il marchio di prodotto nazionale ma che sostanzialmente vengono lavorate per gran parte del processo produttivo nei paesi extra Ue.
Solo così si potrebbe mettere un freno al paradosso di una merce apparentemente italiana, francese o tedesca importata invece da fuori continente con grave danno per i nostri produttori locali e nazionali».