Caporalato: lavoratore indiano sui binari, il caso. Omizzolo tuona (#VIDEO)

La denuncia è arrivata da Marco Omizzolo, sociologo ed attivista di Sabaudia, da anni giornalista attivo nella lotta contro il caporalato e contro le agromafie in territorio pontino.

Sul proprio profilo personale di Facebook infatti, Omizzolo ha denunciato in questi minuti quanto accaduto oggi alla stazione ferroviaria di Priverno-Fossanova. Un lavoratore indiano, probabilmente ‘cacciato’ dal proprio padrone, si è simbolicamente steso per protesta lungo i binari. Un atto misto di disperazione e denuncia.


Marco Omizzolo

Così Omizzolo: “Oggi un lavoratore indiano è stato portato alla stazione ferroviaria di Priverno (in provincia di Latina) e abbandonato. Il suo “padrone” si chiama Giovanni. Questo ragazzo indiano lavorava nella cura del bestiame in una stalla del “padrone Giovanni”. Ha lavorato per diversi mesi e non è stato mai pagato. Guardiamo questo video con attenzione, ascoltiamo la voce del lavoratore, guardate come riduciamo le persone. Questo è caporalato, sfruttamento, emarginazione, povertà indotta per arricchire i conti correnti del padrone, per permettergli di comprare nuove serre, nuove case e nuovi suv. Ci si può solo vergognare e mobilitarsi con tutta l’indignazione possibile e desiderio di cambiare questo stato di cose. Questa è “l’accoglienza del padrone”. Chi paga per questa condizione? Chi è il responsabile? Da che parte stiamo? Questo video è anche la risposta migliore a chi dice che cerchiamo “solo medaglie”, che diciamo “solo bugie”, che il caporalato e lo sfruttamento “sono casi isolati di poche persone”. Capita ogni giorno. Ogni giorno”.