Alpinisti dispersi, elicotteri in stand by: ricerche bloccate dal maltempo

Ancora in salita, le ricerche dei due alpinisti dispersi da domenica sulle cime del Nanga Parbat, l’italiano Daniele Nardi, pontino di Sezze, e l’inglese Tom Ballard. Prima a fare da intralcio ci s’erano messe le tensioni politiche tra Pakistan e India, poi una questione di pagamenti anticipati per gli elicotteri, infine ad ostacolare le ricerche è arrivato il tempo, sempre più al limite.

“Le previsioni meteo sulla zona del Nanga Parbat e del K2 prevedono precipitazioni nevose e nuvole a bassa quota con venti sostenuti per tutta la giornata di oggi”, hanno spiegato dalla staff di Nardi quando in Italia erano le 3.30 di sabato. “Siamo in contatto sia con gli alpinisti al campo base che con il governo pakistano per decidere come procedere, nelle giornate di oggi e domani, con le ricerche di Daniele e Tom.


In queste ore di particolare apprensione vogliamo ringraziare le istituzioni del governo italiano, in particolare all’ambasciatore Pontecorvo, e a quelle Pachistane nonché il centro di Askari che stanno lavorando insieme per garantire il miglior funzionamento delle operazioni di ricerca di Daniele e Tom.

Un particolare ringraziamento va ad Ali Sadpara ed al team al campo base e alle ricerche fatte ieri in giornata”.

Alle 8.47 italiane (ore 12.47 pakistane), un nuovo aggiornamento dallo staff di Nardi: “I piloti, con i permessi di il volo approvati, sono in stand by dalle 5:30 di questa mattina ore pakistane poiché le condizioni meteo: neve, nuvole e scarsa visibilità non permettono agli elicotteri di alzarsi in volo. Rimaniamo fiduciosi che le operazioni possano riprendere al più presto”. Ma nel frattempo la speranza diventa per forza di cose sempre più flebile.