Rifiuti e “trasparenza” , l’affondo di Aprilia in prima linea

Leggiamo e pubblichiamo una nota di Aprilia in prima linea a firma di Emanuele Campilongo e Daniele Ippoliti: “Oltre il danno anche la beffa o meglio, la predica oltre il disagio. Così possiamo riassumere la condizione in cui i cittadini di Aprilia si sentono dopo l’ultima campagna social dell’Amministrazione, in merito alla questione dell’utilizzo dei sacchi neri sui rifiuti. Infatti, su tale campagna si invitano i cittadini ad essere ‘trasparenti’ – evocando il nuovo sacchetto consigliato per la raccolta, con una chiara allusione al concetto di ‘trasparenza’ anche dal punto amministrativo. Ci chiediamo però quando sarà il Comune ad essere ‘trasparente’ su alcuni argomenti, anche direttamente correlati al tema dei rifiuti e della raccolta differenziata. Giova ricordare che, proprio noi di Aprilia in Prima Linea, da anni insistiamo per ottenere risposte ad esempio sul tema della situazione di forte criticità ambientale in cui la città è sprofondata.

Basti ricordare che abbiamo i fossi che attraversano Aprilia ridotti in uno stato di discarica, e che contengono risultanze fognarie potenzialmente pericolose per la salute dei cittadini. Chiediamo da anni trasparenza senza ricevere risposta, riguardo la pubblicazione della mappatura dei siti che trattano o stoccano rifiuti nella nostra città, oppure su quanto il Comune incassa dalla vendita dei materiali frutto della raccolta differenziata fatta dai cittadini e su come spende tali introiti. Invece riceviamo per risposta l’aumento progressivo e puntuale ogni anno, della tassa sui rifiuti ed ora anche l’aumento dei costi per i servizi di mensa scolastica, le vessazioni sul “caro estinto” e la promessa di future multe a profusione per fare cassa.


A proposito di trasparenza, quando il Comune si doterà di un regolamento per le emissioni di fumi in atmosfera? Potremmo andare avanti ancora , elencando decine di altri temi sui quali l’Amministrazione chiede al cittadino di fare ciò che lei per prima omette di fare. Ma con quale coraggio, con quale prosopopea si chiede trasparenza al cittadino, quando è il Comune ad aver gettato in un buco nero le sacrosante risposte che i cittadini da anni attendono su importantissimi temi? Forse non ricordano o non conoscono affatto, il concetto tanto caro a Codreanu per citarne uno solo, di ‘essere esempio’, in cui un’Amministrazione che si rispetti dovrebbe eccellere nei rapporti con il cittadino. Non si capisce perché esso dovrebbe essere trasparente quando chi amministra la cosa pubblica non lo è o al massimo è fortemente omissivo”.