Volley Terracina: Sara Olleia, l’ingegnere del palleggio

Torniamo a parlare con una delle protagoniste della Volley Terracina che sta disputando il campionato di serie C, uno dei volti nuovi di questa stagione, un’altra giovanissima alla corte di coach Pesce, una che ricopre un ruolo importante come la palleggiatrice, Sara Olleia.

Sara nasce a Frosinone nel 1999, pallavolisticamente cresce nella IHF Frosinone come le altre due compagne che vestono la casacca biancoceleste, Pizzuti e Mariani, e dopo la trafila nelle giovanili, gioca lo scorso anno tra le fila del Sabaudia e da quest’anno veste la maglia della Volley Terracina. Seria, taciturna, timida per certi versi ma sempre attenta ai suggerimenti tecnici che le impartisce il suo allenatore, una che non cerca disperatamente la luce dei riflettori, ma che desidera più che altro parlare attraverso i fatti.


Iniziamo la nostra chiacchierata con lei parlando di come è stato il suo arrivo nella cittadina tirrenica:

“Bello e gradevole, ho trovato per mio conto molta disponibilità da parte di tutti, soprattutto nei primi giorni di preparazione, quando le cose non sono proprio del tutto stabili. Hanno agevolato nel migliore dei modi l’approccio e l’inserimento di noi nuove arrivate da subito, rendendoci le cose e l’impatto con l’ambiente molto più semplice, poi il fatto che ci fossero anche Laura e Letizia (Mariani e Pizzuti, ndr) che già conoscevo bene, mi ha agevolato la cosa”.

Conoscevi già il tuo allenatore?

“Non personalmente ma ne avevo sentito parlare un gran bene in giro, soprattutto per i risultati ottenuti nella sua carriera”.

Il fatto che lui sia stato un palleggiatore quanto ti può tornare utile?

“Moltissimo, a me e Rosa ci fa lavorare moltissimo e soprattutto ci da in continuazione dei suggerimenti tecnici oltre che qualche movimento smaliziato che non fa che accrescere il nostro bagaglio tecnico, per alcuni versi e in alcune situazioni è un perfezionista, ma questa sua fiscalità nell’eseguire determinati movimenti, so che nel lungo periodo, e se eseguiti nella giusta maniera, pagheranno sicuramente, anche se spesso ci prendiamo qualche strillata di troppo”.

Tutte le tue compagne che ti hanno anticipato in qualche intervista, hanno parlato molto bene del gruppo di quest’anno: tu che ci dici?

“Confermo, io sono molto giovane e non ho un gran trascorso alle spalle, ma per quello che ho potuto vivere in passato, posso dire che questo è un gruppo meraviglioso, senza prime donne, nessuna che vuole primeggiare rispetto ad un’altra, nessuna competizione tale che possa compromettere la serenità del gruppo”.

Da quando sei arrivata comunque hai avuto modo di ritagliarti i tuoi spazi, chiamata più volte in causa, non ultima la partita di domenica scorsa vinta nettamente. Come giudichi il tuo percorso finora?

“Credo sia positivo, il coach spesso mi ha chiamato in causa e ho cercato ogni volta di fare la mia parte. Domenica è andata bene, abbiamo vinto con determinazione, giocato una buona pallavolo e quando le cose vanno bene tutto diventa più facile. L’allenatore mi ha tranquillizzato e caricato molto prima del match, ho cercato di fare le cose semplici anche e soprattutto con l’aiuto delle mie compagne”.

Che campionato è, ci si avvia verso la fase finale, come credi che sarà il vostro percorso?

“E’ molto bello e livellato, soprattutto nelle prime posizioni, noi cercheremo di fare risultato dovunque per giocarci qualcosa d’importante, siamo consce della nostra forza e siamo lì attaccate alle altre, peccato per il passo falso fatto una settimana fa, ma dobbiamo fare solamente un ‘mea culpa’ visto che siamo entrate in campo con la testa altrove”.

Nella vita oltre a giocare a volley cosa fai e quali sono i tuoi programmi futuri?

“Sono iscritta all’università, frequento la facoltà di Ingegneria e conto di finire gli studi il prima possibile. Nel volley punto a giocare e impegnarmi il più possibile, non faccio voli pindarici, vivo alla giornata prendendo di buono quello che viene, poi si vedrà…”.

Raccontaci un po’ di Sara fuori dal campo, i tuoi hobby, le passioni…

“Adoro leggere molto, mi immergo completamente nella lettura, poi nei pochi ritagli di tempo, visto che tra studio e allenamenti ne ho molto poco, mi piace uscire con gli amici e passare del tempo in famiglia”.

Siamo alla fine della nostra chiacchierata. C’è qualcosa che vuoi aggiungere, un tuo pensiero, un messaggio…

“Beh, mi auguro di poter fare bene e ripagare la fiducia di chi crede in me e continuare a stare bene con le mie compagne e con il gruppo. Sono fiduciosa, noi cercheremo in tutti i modi di regalare alla società e a noi stesse qualcosa di importante, vedremo quando sarà caduta l’ultima palla del campionato dove saremo arrivate”.