Vacanze studio all’estero per imparare l’inglese

La vacanza studio all’estero è un ottimo modo per cominciare a praticare la lingua inglese in quanto è possibile approcciare la pratica vera della lingua divertendosi e confrontandosi con persone di ogni età e nazionalità, in un modo del tutto diverso rispetto ai corsi di inglese più tradizionali.

La vacanza studio permette di immergersi totalmente nella cultura del posto scelto acquisendo un miglioramento repentino nella lingua inglese ed inoltre è comunque una bellissima esperienza di vita. Studiare all’estero per un breve periodo dà modo di conoscere persone nuove, di varie nazionalità e culture, uno scambio interessante con un approccio immediato con la lingua inglese che obbliga a dover interagire in varie situazioni più o meno difficili.


Ci sono molti vantaggi scegliendo una vacanza studio: è possibile scegliere una meta a proprio piacimento e per la lingua inglese ve ne sono veramente tante! Londra, Malta, Dublino, sono le mete più ambite ma a volte le più sconsigliate per chi non vuole rischiare di andare a studiare l’inglese incontrando poi molte persone italiane.

Il soggiorno all’estero dà la possibilità di sfruttare un periodo breve o medio della propria vita immergendosi in una nuova realtà, visitando un nuovo posto in maniera approfondita: è da considerare quindi un viaggio che permette per una parte della giornata di studiare la lingua inglese e per la restante parte di esplorare il posto scelto.

Non è indispensabile soggiornare per periodi lunghi: essendo un approfondimento linguistico e un’immersione totale, è sufficiente anche andare sul posto circa 2-4 settimane; i miglioramenti sono veloci ma è importante non adagiarsi sui propri progressi in quanto la lingua inglese, se non praticata, viene facilmente persa.

Tornati dal soggiorno è importante svolgere dei corsi di inglese per il miglioramento continuo della lingua e anche solo per il mantenimento della lingua stessa. I corsi individuali sono il metodo migliore per continuare ad allenarsi perché permettono di parlare per tutta l’ora con insegnanti di madrelingua, cosa che nel gruppo, essendo in tanti, non è possibile fare.