Lo squalo di Scauri è morto, disposte le analisi

Non è stata la prima volta. Solo qualche mese fa uno squalo verdesca aveva fatto capolino nello specchio d’acqua di Scauri e ieri è successo un’altra volta.

Un giovane esemplare maschio  (nome scientifico Prionace glauca) di due metri di lunghezza è stato visto dai bagnanti di fronte al Lido la Tintarella. Subito è partita la richiesta di aiuto al numero blu della Capitaneria di Porto il 1530.


Una vedetta e un battello della Guardia Costiera di Formia sono accorsi.

In breve è stato individuato lo squalo che nuotava a pochi metri dalla riva e per evitare che si arenasse il personale della Capitaneria lo ha imbracato e trascinato a largo. Purtroppo nel pomeriggio la verdesca, in evidente stato di malnutrizione, si è lasciata trascinare dalle correnti nuovamente sotto costa e la Capitaneria  ha chiesto l’intervento di Gianluca Treglia della Stazione Zoologica  Anton Dohrn di Napoli.

I tentativi di tenere in vita l’esemplare purtroppo sono risultati vani. L’animale era ormai in stato comatoso e inutili sono stati i tentativi, fino all’imbrunire, di favorirne la respirazione mediante una speciale imbracatura sulle pinne pettorali.

Constatato il decesso l’animale sarà trasferito all’istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e Toscana per l’esame necroscopico utile a stabilire le cause della morte.