Quando la mamma diventa… nonna

Cosa succede quando la mamma diventa nonna? Il cambiamento è repentino, inaspettato e tragicomico.

La nonna diventa pediatra senza laurea: se il nipotino ha qualche linea di febbre e la gola arrossata, si precipita in farmacia di sua spontanea volontà e compra tachipirina e farmaci da banco, senza dimenticare il miele da mettere nel latte per dare sollievo all’ugola del povero piccolo influenzato.


Ricordi quando tu mamma, avevi solo 15 anni ed era domenica, non vedevi l’ora di dormire quell’oretta in piu’ la mattina per recuperare il sonno perduto durante la settimana scolastica? Ma tua madre ti svegliava spalancando la finestra con 30 gradi sotto zero perchè l’aria era viziata?

Adesso che lei è diventata nonna, anche uno spiffero si tramuta in una forte corrente d’aria: corre a chiudere porte e finestre, dandoti dell’incosciente.

Quando la mamma diventa nonna, avviene la seconda trasformazione: è un interior design. Per lei, neanche casa tua è un posto sicuro. “E certo che cadi amore di nonna, c’e’ disordine, questa casa non è a portata di bambino, è tutto pericoloso!” Allora in meno di un minuto, il tavolo lo avvicina al muro perchè ha gli angoli pericolosi e i paraspigoli che tu mamma hai comprato ieri non sono buoni (adesso, per lei, sei incapace anche nelle più semplici delle compere); i termosifoni si devono imballare o nascondere perchè troppo pericolosi: il bambino potrebbe bruciarsi l’inverno e ferirsi d’estate sbattendoci contro la testa.

Il seggiolone, un aggeggio infernale! Il piccolo si potrebbe slegare dalla cintura di sicurezza e poi buttare giù. “Comprati un tappeto, anzi ora lo compro io” – “Perchè mamma dovrei prendere un tappeto? Io odio i tappeti, si riempiono di polvere, l’estate fa caldo e …”

Seria come la signorina Rottermaier tua madre insiste: “Shh, non capisci niente, il bambino se cade sbatte la testa, vedi com’è duro il pavimento? Vuoi andare all’ospedale? Ti vuoi ricordare la giornata?” Avvilita, speri che ti compri almeno un tappeto che si intoni con l’arredamento.

Poi c’e’ la nonna che leva tutti gli oggetti pericolosi diventando amante dello stil povero, della serie c’e’ l’indispensabile: una televisione al muro, un divano dal colore misterioso, perchè è coperto da un lenzuolo bianco di cotone (dice che è fresco il bambino non suda) e il tavolo spoglio. O la nonna intransigente, convinta che il bambino obbedirà ai suoi NO lasciando gli oggetti al loro posto.

In ultimo, ma non meno importante è la terza trasformazione. La nonna diventa una nutrizionista, ma senza bilancia. Se il nipote non mangia, la nonna dice a te mamma: “lascialo stare non lo forzare”. Per poi, instillarti goccia a goccia, il dubbio: “Ma la dottoressa lo ha pesato? Ha sta faccina piccola piccola. Ma ti mangia la sera? Gli vado a comprare le vitamine? Sai che puoi fare? Nella bottiglia di latte la sera, mettici 4-5 biscottini e un uovo fresco di gallina che è piu’ nutriente, si sazia e dorme! Deve mangiare se no non cresce figlia mia!” Questa frase tragicomica ma REALE, è un esempio di come questi suggerimenti bislacchi e le lamentele delle mamme ormai nonne, sono il prezzo da pagare per tutte le volte in cui , basta uno schiocco di dita e si precipitano a casa per preparare un piatto di pasta al volo, una lavata a terra e a prendersi cura del nipotino lasciando a te, povera mamma esausta, un’ora libera per riposare, fare una doccia e la spesa.

Questa eccessiva invadenza premurosa, ti salva il piu’ delle volte, la giornata. Bisogna comprenderle queste nonne e volerle bene più di prima, perchè vivono la maternità della figlia, con un carico emotivo maggiore! Come si dice… La mamma è sempre la mamma, soprattutto quando diventa nonna.

(Gentilmente concesso da Jessika Cretella)