Arrestato per l’omicidio della ex ha diffamato i genitori della vittima: condanna bis

La Corte di Cassazione

Condanna bis per la guardia provinciale che uccise a Spigno Saturnia la ex compagna. Dopo quella per omicidio quella per aver diffamato i genitori della ragazza assassinata.

Il 15 marzo 2011, in via Formello, al culmine dell’ennesimo litigio, il 45enne Carlo Emanuele Caliman, di Scauri, estrasse la pistola, sparò e uccise la ex, la 25enne Valentina Colella. Un omicidio premeditato, per cui Caliman è stato condannato in via definitiva a 14 anni di reclusione.


Interrogato dal gip, la ex guardia provinciale, riferendo sui rapporti con i genitori della vittima, diffamò però quest’ultimi. E per tale vicenda, il 26 gennaio dell’anno scorso, Caliman è stato condannato dal Giudice di pace di Latina a pagare mille euro di multa.

Sostenendo di aver solo risposto alle domande del giudice e di trovarsi in quel momento in uno stato di particolare ansia, il 45enne ha impugnato la sentenza, confermata però ora dalla Cassazione. Per la Suprema Corte, dopo aver specificato quali erano i suoi rapporti con Elio Colella e Marisa Venturini, parlando dei due la ex guardia provinciale sarebbe andata ben oltre, diffamandoli. E, ironia della sorte, ai mille euro di multa si uniscono ora le spese di giudizio e la condanna a versare duemila euro alla cassa delle ammende.