Aprilia in Prima linea torna a svolgere controlli sul mercato

Secondo sabato di mobilitazione di Aprilia in Prima Linea al mercato. Abbiamo effettuato una nuova “Passeggiata per la sicurezza” di circa tre ore, approfittandone per parlare con gli operatori e con i tanti cittadini che ci sostenevano e chiedevano informazioni sul nostro operato.

Ancora di più rispetto alla prima volta, sono apparse evidenti le problematiche con cui sia i cittadini che gli operatori del settore hanno a che fare ogni settimana.


Prima di tutto, la presenza della Polizia Locale che dovrebbe essere maggiore dal punto di vista numerico. Nonostante la loro buona volontà ed impegno, i pochi vigili in azione vengono spesso gabbati dalla fitta rete di abusivi che avvisa telefonicamente coloro che vendono merce contraffatta, dell’arrivo della Polizia. Costoro fanno in tempo a “fare fagotto” e a spostarsi prima dell’arrivo dei Vigili, per poi apparire nuovamente al loro posto appena essi sono passati. Questa scena l’abbiamo vista diverse volte, anche a seguito delle nostre segnalazioni. Non pensiamo sia decoroso e giusto, ridurre il lavoro della Polizia Locale in questo modo, aumentandone la frustrazione e lo stato d’impotenza. Chiediamo che oltre una maggiore presenza numerica, vengano effettuato controlli a tappeto e sequestri di merce illegalmente venduta e prodotta, ciò per rendere giustizia a tutti quegli ambulanti onesti vessati da un fisco famelico e stroncati da una concorrenza sleale.

Altro aspetto è quello legato al mancato rispetto della distanza tra i banchi che non consente, ove ve ne fosse bisogno, il passaggio di ambulanze e mezzi di soccorso. Da qui parte indubbiamente il tema del trovare una area mercato migliore, e degna della storicità e della grandezza di quello di Aprilia, tema usato dalla attuale maggioranza solo in campagna elettorale e poi puntualmente dimenticato.

Infine, siamo contenti di aver notato che alcuni personaggi dediti a raggiri e scippi ai danni spesso degli anziani, attraverso l’ostentazione di immagini sacre o chiedendo insistentemente l’elemosina, mal tolleravano la nostra presenza. Dopo averli osservati attentamente, abbiamo notato che essi effettuano un’attività esclusivamente incentrata all’individuazione di persone intente a far spesa, e quindi distratte, magari con borse e tasche aperte. Poi entrano in azione i complici, giovani donne o adolescenti, che probabilmente finiscono l’opera. Ma stavolta gli è andata male, a riprova della necessità di maggiore presenza fisica come deterrente ai crimini fastidiosi come scippi e furti spesso a danno di donne e anziani. Alla prossima “passeggiata”.