Processo “Tiberio”, il Comune di Priverno vuole costituirsi parte civile

Il comune di Priverno
Il Comune di Priverno vuole i danni dagli imputati nel processo “Tiberio” e ha così deciso di costituirsi parte civile nel processo che avrà inizio, il prossimo 16 maggio, davanti al Tribunale di Latina.
L’ente locale lepino è tra quelli in cui, secondo il sostituto procuratore Valerio De Luca, alcune gare sarebbero state pilotate a vantaggio del gruppo di imprenditori e colletti bianchi finito sotto inchiesta. Un’indagine concentrata sull’attività svolta dal sindaco Armando Cusani a Sperlonga e su una serie appunto di titolari di società e funzionari pubblici.
La giunta comunale di Anna Maria Bilancia aveva dato mandato all’avvocato Pasquale Cardillo Cupo di esaminare gli atti,  per “esperire ogni azione utile a tutela” dell’ente e della “cittadinanza tutta”, prendendo visione, analizzando e studiando appunto gli atti processuali, “anche con il fine di indicare all’Amministrazione quali atti e procedimenti poter esperire al fine di attivare ogni azione giudiziaria ritenuta idonea onde verificare e contrastare condotte illecite ed atti commessi da soggetti coinvolti nell’indagine”, “finalizzati a turbare lo svolgimento e regolare esecuzione di procedure di appalti e servizi ad evidenza pubblica e dei relativi contratti di affidamento ed esecuzione, con evidente e pari danno alla città di Priverno, sia dal punto di vista erariale che di immagine”. E alla luce di tale analisi è arrivata la decisione sulla costituzione di parte civile affidata sempre all’avvocato Cardillo Cupo. A sostenere l’accusa in aula, insieme al pm, ci sarà così anche il Comune di Priverno.