Noi con Salvini e Aprilia in Prima Linea: “Il regolamento sui fumi è fermo”

Il Comune di Aprilia

“Sono ormai diversi anni che le opposizioni – sia dentro che fuori il “palazzo” – si stanno adoperando per tutelare la cittadinanza e l’ambiente dalle immissioni di fumi in atmosfera, visto che la maggioranza a distanza di anni nulla ha fatto, e dopo un tortuoso quanto lungo percorso non siamo ancora riusciti a rendere operativo questo regolamento, che è obbligatorio per tutti i comuni”.

Così affermano in una nota congiunta Emanuele Campilongo, coordinatore di Noi con Salvini Aprilia e Sabrina Esposito Montefusco, presidente di Aprilia in Prima Linea.


Emanuele Campilongo e Sabrina Esposito Montefusco
Emanuele Campilongo e Sabrina Esposito Montefusco

“Questo pone la nostra città non in regola con i protocolli nazionali e tanto meno con quelli europei, che in materia sono ancora più precisi e rigidi. Dopo le interrogazioni del Consigliere Regionale Fabrizio Santori, le nostre sollecitazioni, ed il lavoro pressante svolto dal consigliere Terzo in commissione ed in Consiglio, sembrava essere giunti al varo del regolamento sulle canne fumarie. Invece nulla, e non si vede affatto questa benedetta firma del suddetto regolamento. La salute degli apriliani passa sempre in secondo piano, soprattutto in questo periodo dove tra scandali e inchieste l’attenzione della politica sembra essere rivolta quasi esclusivamente a tenere uniti i cocci di questa pseudo maggioranza.

Nel frattempo continuiamo a respirare Pm10 e soprattutto Pm2,5 – che è quello più nocivo – ma allo stesso tempo aderiamo a progetti come “m’illumino meno” che allo stato della nostra situazione è come se un dottore, per curare un malato gravissimo, usasse solo impacchi di erbe e camomilla. Pura ipocrisia, e allo stesso tempo volontà di occuparsi solo dell’immagine senza andare in fondo alla risoluzione delle problematiche. Intanto migliaia di cittadini apriliani, soprattutto nelle periferie, sono costretti a vivere tra roghi tossici e emissioni di ogni genere nell’assoluta terra di nessuno. L’amministrazione forse non si è ben resa conto che tale provvedimento oltre che essere necessario, implica necessariamente l’aumento delle risorse umane della Polizia Locale, e in tempi dove in maniera piuttosto evidente si passa da essa agli uffici comunali senza nemmeno indossare un giorno la divisa, appare ancora più stridente.

Infine, dove sono gli ambientalisti di facciata che hanno giocato spregiudicatamente sul desiderio si sicurezza ambientale dei cittadini? Quanti atti ispettivi ha provveduto a mettere in atto questa Amministrazione contro le tante aziende biogas e biomassa del nostro territorio? E perché portiamo ancora gli studenti “in pellegrinaggio” dentro queste aziende, forse non del tutto sicure visto che sono classificate come “industrie insalubri di prima categoria”, per continuare un’opera d’indottrinamento come se fossimo in Corea del Nord? Noi abbiamo chiaro il progetto dell’Aprilia che vogliamo e di come difendere e valorizzare l’ambiente”.