Lazio al primo posto per aziende neonate: quasi 3mila nuove aperture

Movimprese snocciola i dati sulla natalità delle imprese in Italia, e tutte le Regioni chiudono in attivo, con la Regione Lazio che occupa il primo posto: tra nuove imprese e quelle cessate l’anno è stato chiuso con un bilancio attivo di 2.881 aziende. Nicola Zingaretti con un twitt ha commentato in modo entusiasta il dato scrivendo che “Il Lazio è sempre più protagonista dello sviluppo del Paese”.

Una motivazione in più per non lasciare indietro nessuno, cercando di incentivare le risorse le locali, evitando la fuga all’estero di quei pochi capitali disponibili, anche da parte dei privati, piuttosto che andare a fare investimenti immobiliari o in società all’estero (dettagli su guida agli investimenti immobiliari di www.societaoffshore.org).


Quindi arrivano “Buone notizie per la città di Latina” a dirlo è il consigliere regionale Forte affermando che “la Regione Lazio ha candidato il capoluogo pontino tra i territori da ammettere alle agevolazioni per le aree di crisi industriale, inserendola nell’elenco presentato al Ministero dello Sviluppo Economico”.

Un provvedimento con chiari risvolti agevolativi che si va ad aggiungere a “due nuovi finanziamenti che la Regione erogherà in altri ambiti produttivi; quello che fa riferimento all’assessorato all’Agricoltura, concedendo 5 milioni di euro al Gal Monti Lepini, ed al contributo di un milione di euro stabilito per il Gruppo di Azione locale nell’ambito della Pesca denominato Mar Tirreno Pontino e isole ponziane”.

Il principale obiettivo è quello di andare a “creare nuova occupazione attraverso progetti di ampliamento, ristrutturazione e delocalizzazione”. Forte ha anche spiegato che “La candidatura è stata presentata in considerazione di diversi parametri, tra cui ad esempio il tasso di disoccupazione, la produttività del territorio. L’impatto della crisi industriale nel territorio di Latina è stato devastante per il tessuto produttivo e per le famiglie, costantemente impoverite dalla chiusura di storiche attività produttive. L’obiettivo è che il sostegno alle aree in crisi attraverso la legge 181, unito agli altri strumenti messi in campo per favorire la reindustrializzazione e i vari comparti economici con interventi regionali, nazionali ed europei, possa far uscire il nostro territorio dalla crisi”.

Oltre alla zona di Latina sono stati candidati come altri punti di coinvolgimento per le iniziative, i Comuni di Fondi e Gaeta, la zona del frosinate e quella reatina.