“Constatiamo la totale indifferenza dell’amministrazione comunale a discutere e valutare la grave disparità posta in essere tra le iniziative e quelle pubbliche, determinando anche giuridicamente una illegittima e illegale gestione degli orari per gli spettacoli di intrattenimento ed iniziative turistiche”.
Con queste parole il capogruppo di FI al consiglio comunale di San Felice Circeo Giuseppe Schiboni motiva il ritiro della mozione presentata il 26 luglio con cui si chiedeva l’estensione dell’orario di chiusura degli eventi privati, equiparandoli così a quelli comunali. Tuttavia la mozione (firmata anche dai colleghi di minoranza Monia Di Cosimo e Vincenzo Cerasoli) non è stata inserita all’ordine del giorno del Consiglio che è tenuto il 2 agosto scorso.
Il documento aveva l’obiettivo di estendere sino alle 4 di notte l’orario di chiusura sia delle manifestazioni organizzate dal Comune che di quelle organizzate dai soggetti privati al fine di contribuire ad una migliore capacità attrattiva turistica del nostro paese. Ad oggi infatti vige, secondo ordinanza sindacale, un vincolo per l’emissione sonora sino alle ore 01.00 per i privati e sino alle 02.00 per il Comune (con deroghe per lo stesso Comune sino alle 04.00). Un’evidente disparità di trattamento, per questo si richiedeva l’allineamento per tutti allo stesso orario di chiusura delle manifestazioni.
Essendo nel pieno della stagione estiva, era opportuno discutere la mozione al primo Consiglio utile. Adesso, invece, la discussione in Consiglio verrebbe a perdere significato considerando che ogni decisione presa a fine stagione sarebbe solo offensiva per l’intelligenza dei nostri operatori turistici e commerciali.
