Omicidio Giuroiu, fissato l’appello per Manuel Ranieri

Il pm e gli investigatori che effettuarono l'arresto. Nel riquadro la vittima: Nicolas Adrian Giuroiu

Fissato il processo d’appello per Manuel Ranieri, il 19enne di Latina condannato nel dicembre scorso all’ergastolo con l’accusa di aver sequestrato e ucciso Nicolas Adrian Giuroiu. Il giovane, difeso dagli avvocati Gaetano Marino e Giancarlo Vitelli, ha impugnato la sentenza di primo grado, emessa dalla Corte d’Assise di Latina, e dovrà comparire davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Roma il prossimo 21 ottobre.

Per l’omicidio Giuroiu è già stato condannato in primo grado, a 30 anni di reclusione, il 19enne Adrian Ginga, e a otto anni, confermati anche in appello, il fratello più piccolo di Ranieri. Giuroiu, 28enne romeno, venne sequestrato l’8 marzo di due anni fa a Borgo Sabotino. Bloccato in strada e costretto a salire sull’auto dei sequestratori. Il cadavere venne ritrovato, una settimana dopo, in una cisterna per la raccolta dei liquami, all’interno di un’azienda agricola di Olmobello, a Cisterna.


Ginga, anche lui romeno, confessò, tratteggiando una storia di prostituzione e di donne, del tentativo della vittima di far prostituire appunto la fidanzata del 18enne Manuel Ranieri, del sequestro a Sabotino, compiuto da lui e dai fratelli Ranieri, prendendo però le distanze dal delitto e scaricando quell’esecuzione sui due germani. Una ricostruzione sempre contrastata dal 19enne, i cui legali daranno ora battaglia in appello.