Cartella esattoriale da parte del Consorzio di Bonifica, ma lui è morto da 21 anni

È saltato dalla sedia quando si è visto recapitare una cartella esattoriale, ancor di più quando ha visto che la cartella era intestata al suocero, morto 21 anni fa. Il signor Ederlo Bernardini è passato a miglior vita nel 1994, ma il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino vuole i 20 euro della quota consortile relativa al terreno che si trova in zona Montarelli ad Aprilia, 800 metri quadrati passati ormai da un bel pezzo alla figlia di Ederlo. Ma forse al Consorzio nessuno lo sa.

«Ma come, quando mio suocero è morto abbiamo fatto tutte le volture, ora vengono a chiedergli i soldi?», spiega il signor Mario, che non si capacita di come possa funzionare la burocrazia in Italia. «Non è arrivato nulla prima di questa lettera, ma ci ritroviamo una cartella esattoriale a nome di mio suocero morto 21 anni fa. Come facciamo a dirlo a Equitalia? Non sente ragioni: i soldi li vuole, vivo o morto che sia l’intestatario del debito». Per legge dovrebbe pagare e poi presentare ricorso con richiesta di rimborso, ma ne vale la pena? Per 20 euro proprio No. Ma a questo punto: perché pagare, visto che il signor Bernardini non c’è più da un bel pezzo?


C’è anche la beffa: nella cartella esattoriale c’è scritto che “ai sensi della vigente normativa sulla privacy ed accesso ai documenti, verranno forniti chiarimenti sugli avvisi di pagamento solamente ai titolari dei medesimi ovvero alle persone munite di delega». Chiedere dunque chiarimenti non è possibile.

Leggendo la cartella, si evince che il pagamento della quota consortile fa riferimento a una deliberazione del 7 agosto 2012 del Consorzio di Bonifica, che ha stilato un elenco di immobili soggetti a contributo minimo annuale. Anche il terreno di Montarelli ricade in quell’elenco? Può darsi, ma non si potrà chiedere. Un pasticcio all’italiana.