Gaeta, nuova interdizione alla spiaggia dell’Arenauta

*Il primo provvedimento di interdizione all'Arenauta nel 2010*
*Il primo provvedimento di interdizione all’Arenauta nel 2010*

Ogni anno sembra trattarsi di una storia diversa. Eppure è sempre la stessa. Da almeno tre anni a questa parte, infatti, la spiaggia dell’Arenauta di Gaeta è oggetto di provvedimenti restrittivi rispetto al libero sfruttamento dell’arenile. Il primo è stato duro, subito invasivo, poi addolcito nelle settimane successive dall’allora sindaco Antonio Raimondi, nel 2010, che emanò l’ordinanza per l’installazione di una palizzata al fine di interdire una cospicua porzione di spiaggia a causa del rischio caduta crolli delle falesie, anche a seguito dell’onda emotiva dell’opinione pubblica dopo i tragici fatti che hanno portato alla morte di due ragazzine a Ventotene. Nel 2011 Raimondi replica, interdicendo una porzione meno vasta dell’area.

*I pali installati all'Arenauta nel 2011*
*I pali installati all’Arenauta nel 2011*

L’anno successivo, nel 2012, anche il neo sindaco Cosmo Mitrano, appena insediato, emana nuovamente il provvedimento e interdice una parte di spiaggia, ricalcando il modello più morbido della seconda fase Raimondi, che di fatto nega l’accesso solo a ridosso delle falesie e non a metà spiaggia.


"Uno dei cartelli di interdizione del 2012"
“Uno dei cartelli di interdizione del 2012”

Si arriva all’anno passato e, tra proclami concilianti per una risoluzione consensuale del problema, da concordare anche con utenza e operatori balneari, da parte dello stesso sindaco Mitrano e dell’assessore all’ambiente Alessandro Vona, non viene messo in atto alcun provvedimento, se non la sorveglianza, anche questa meno invasiva dell’anno precedente, quando invece guardie giurate armate giravano in spiaggia per contrastare il fenomeno del nudismo e dell’accampamento abusivo.

"L'operazione di interdizione del 2013"
“L’operazione di interdizione del 2013”

Nessuna palizzata, almeno fino a quest’anno quando, ieri mattina, venerdì, contestualmente all’emanazione di una nuova ordinanza sindacale, le ruspe sono tornate a lavoro per installare una nuova recinzione che, anche questa volta, segue principi nuovamente diversi rispetto ai tre anni precedenti. Perchè traccia una strana traiettoria, quasi zigzagata, sul tragitto di interdizione della superficie sabbiosa. Eppure il provvedimento sul quale si basano, o dovrebbero basarsi gli interventi, è sempre lo stesso, un’ordinanza della Capitaneria di porto di Gaeta datata 1996. Ultima relazione tecnica disponibile sullo stato di agibilità e sicurezza della spiaggia dell’Arenauta.

*Operazione interdizione 2014*
*Operazione interdizione 2014*

Insomma si attendono nei prossimi giorni le consuete proteste dei bagnanti, come accaduto nelle stagioni passate, anche perchè quest’anno, la zona interdetta, è tornata a crescere come in principio, sulla falsariga del primo provvedimento. Un cerchio che si chiude insomma, contrariamente a questa vicenda che, invece, promette nuovi capitoli nelle prossime settimane.