I muri si tingono… di street art: sbarca anche a Fondi Memorie Urbane

*Martin Whatson*
*Martin Whatson*

Finalmente si parte. Dopo il conto alla rovescia di questi giorni, sbarca anche a Fondi ‘Memorie urbane’, il festival internazionale itinerante che dà vita ad altrimenti anonime, invisibili mura cittadine grazie al contributo artistico di alcuni dei nomi più importanti del panorama internazionale della street art.

Non solo un valore aggiunto, ma una vera e propria ‘riqualificazione visiva’ del tessuto urbano, di spazi che difficilmente qualcuno potrebbe immaginare ‘tela’, base per una forma di turismo creativa e per determinate realtà forse inusuale, ma proprio per questo ancor più affascinante.


*Dalla terra dei fiordi, per la prima volta in Italia*
*Dalla terra dei fiordi, per la prima volta in Italia*

La prima delle tre opere d’arte urbana in terra fondana avrà come sfondo l’ex carcere mandamentale di piazza Cesare Beccaria, che a partire dalle 11 di oggi, giovedì, vedrà protagonista il 29enne norvegese Martin Whatson, per la prima volta in Italia.

“Nato e cresciuto con la ‘stencil art’, si è laureato in ‘Art and Graphic Design’ alla ‘Westerdal School of Communication’ di Oslo”, spiegano gli organizzatori. “Entrato in contatto con la scena urbana locale fin da piccolo, interessandosi in particolare ai graffiti ed alla tecnica dello stencil, con il quale si cimenta nel suo debutto artistico nel 2004, è da dieci anni sulla scena internazionale. Influenzato da artisti come Bansky e DOLK, Whatson ha cominciato ad esprimersi con uno stencil realistico e provocatorio. Bianco, nero, rosso e toni scuri di grigio caratterizzano gli esordi di un artista che troverà nel ‘colore gestuale’ la sua cifra stilistica. Racchiuso in una pallina da tennis, frantumata da una racchetta, il colore, nella sua forma liquida, incontrollata, spontanea ed irruenta si sparge all’interno di una realtà ordinata e da allora non ha più smesso di caratterizzare i lavori dell’artista. Nei ‘Solo Show’, da Tokyo a Parigi, passando per Copenhagen, ha affrontato le tematiche della poetica punk contemporanea che invade la realtà ed i simboli della storia dell’arte, con una commistione di tecniche che produce più livelli di significato, di profondità artistica e psicologica dei soggetti trattati. Al lavoro in strada si aggiunge una suggestiva produzione in studio, con lavori sempre caratterizzati da una colorata ironia e raffinata costruzione estetica”.

A fare gli onori di casa, collaborando come partner e co-promotore alla tappa locale di ‘Memorie Urbane’, lo spazio espositivo d’arte contemporanea ‘Basement Project Room’ di via d’Aquino, a cui si uniranno le associazioni culturali ‘Il Quadrato’ e ‘Delay’.

***ARTICOLO CORRELATO*** (E’ partito Memorie Urbane 2014. Sarà a Terracina, Latina, Gaeta, Itri ed Arce – 3 aprile -)