Cartelle pazze a San Felice: per le casse in rosso del Comune… spiccioli da Marche e Lombardia

*Il Comune di San Felice Circeo*
*Il Comune di San Felice Circeo*

Nel groviglio di tasse e balzelli, tra le giungle di moduli e codici, si sa, è facile perdersi. Spesso, a farlo sono le società esterne incaricate di compilare o inviare gli avvisi di pagamento. Ancor più spesso, figuriamoci, a perdersi è il comune cittadino, sempre più disorientato. Ed ecco che ne succedono di tutti i colori.

Se sul finire del 2013 a Fondi, per esempio, sbagliarono gli specialisti incaricati dal Comune, catapultando con un codice Tares errato la città della Piana tra le Dolomiti, nel ridente paesino di Funes.


A San Felice, ora, un caso simile ma opposto, questa volta sul versante Imu: nelle boccheggianti casse comunali, fresche di dissesto finanziario, sono entrati soldi provenienti nientepopodimeno che da Samarate e Gabicce, paesini rispettivamente in provincia di Pesaro-Urbino e Varese.

Nessuna manna dal cielo, purtroppo: nemmeno 150 euro, 58 provenienti dalle tasche di un signore marchigiano, 78 da quelle di un lombardo. Denaro che peraltro le amministrazioni dei due Comuni hanno già formalmente chiesto indietro, con la commissione straordinaria di liquidazione insediatasi a San Felice che ha appena emesso un’apposita ordinanza volta alla restituzione delle somme.

Che pare non siano nemmeno le uniche, ad essere finite per sbaglio sul conto corrente dell’ente di piazza Lanzuisi. Di mezzo, nello specifico, la sbadataggine del singolo contribuente di turno e – manco a dirlo – il solito codice ricopiato male.