Serie D, vittoria e primato per il Terracina: battuto il Maccarese

Vittoria e primato. Il Terracina è capolista in Serie D a cinque giornate dal termine. La strada verso la Serie C, il professionismo, dipende solo da noi. Un obiettivo mai vicino come in questo momento. Giada Maccarese spazzata via grazie alle reti di Fava e Varchetta nel primo tempo. Agovino, costretto a rinunciare allo squalificato Oggiano, non ha tradito il suo 4-2-3-1. Porcaro, abile e portafortuna tra i pali, con la solita linea difensiva composta da Bernisi, Sbardella, Varchetta e Madedu. Falco affianca in mezzo al campo Vitale, mentre Nuvoli viene spostato più avanti (sulla destra) con Marzullo e Genchi. Fava, in crescendo di condizione, unica punta. Primo tempo perfetto quello giocato dai tigrotti che oltre ai due gol potevano mettere a segno altre marcature. I tifosi? Presenti naturalmente! Dalla “Curva Cannucce” a una collinetta esterna allo stadio. Nonostante il quinto divieto consecutivo per i motivi più disparati, il sostegno alla squadra non manca mai. E i ragazzi rispondono sul campo. Alla mezz’ora arrivano le due reti. La prima con Fava, ancora lui, che raccoglie di testa un invito di Madeddu, altro acquisto azzeccato dalla società e in particolare dal general manager Emanuele Germano. Passano due minuti e Marzullo batte velocemente una punizione: Varchetta è il più lesto di tutti e sigla il 2-0. Sesto gol per il difensore biancoceleste. Davvero niente male.

«Abbiamo tenuto bene il campo – conferma Germano – E’ stata una grande prova di carattere e compattezza. Siamo felici per la vittoria e in qualche modo anche dei risultati che sono maturati sugli altri campi». Nella ripresa il forcing dei padroni di casa ha portato al gol della bandiera. «Era inevitabile che loro si buttassero in avanti; abbiamo sofferto nei minuti finali anche per il caldo. Ora ci aspettano cinque finali: rimaniamo con i piedi per terra e pensiamo alla prossima sfida con l’Olbia, sperando che dallo scontro diretto tra Lupa Roma e San Cesareo arrivi il risultato a noi più conveniente , ovvero il pareggio».