Illegittimo il comandante dei Vigili di Aprilia: sentenza della Corte di Cassazione

MASSIMO MARINI

Entro breve, ossia quando la sentenza sarà passata in giudicato, il Comune di Aprilia dovrà rimuovere il Comandante della Polizia Locale Massimo Marini. La Suprema Corte di Cassazione ha ribaltato la sentenza del Consiglio di Stato del 2011 e confermando dunque quanto sancito l’anno precedente dal Tar: il concorso per il posto da comandante della Polizia Locale era illegittimo. Marini è stato anche condannato a pagare 5.000 euro di spese.


Tutto risale al decreto sindacale 78 del 2006 con cui il sedicente professor Papadia fu incaricato di predisporre concorsi per 4 dirigenti, tra cui quello del Comandante dei Vigili. Vinse Massimo Marini, ma il secondo in graduatoria, Massimo Giannantonio fece ricorso al Tar contestando i criteri con cui fu fatto il concorso. Nel 2010 il Tar diede ragione a Giannantonio, che fu nominato Comandante dal Sindaco D’Alessio. L’anno successivo, come detto, nuovo colpo di scena: il Consiglio di Stato dichiara il Tar incompetente e di fatto annulla la sentenza di primo grado. Marini tornerà di lì a poco al suo posto.

Adesso, ecco l’ennesima svolta. La Corte di Cassazione ha condiviso “l’impostazione seguita dal primo giudice, il quale ha ritenuto sussistente, nella specie, interesse ad impugnare gli atti di indizione del concorso e relativi alla sua regolamentazione”.

Contestato anche l’operato del Comune: “è inverosimile il fatto che un’amministrazione di dimensioni non minimali non sia in grado di gestire autonomamente un procedimento della delicatezza propria di un concorso pubblico”.

Per non parlare di quanto scrivono i giudici su Papadia: “Non è dato conoscere in realtà in base a quali elementi sia stato accertate il reale possesso di tali requisiti, oggi pesantemente messo in discussione anche in sede penale”.