Terracina, il Comitato dei genitori denuncia la scarsa sicurezza nella scuola ‘Giovanni Paolo II’

scuola giovanni paolo IIHanno fatto un sopralluogo per sincerarsi con i propri occhi delle condizioni in cui si trova la scuola che ogni giorno i loro bambini frequentano, e ciò che hanno visto non è affatto piaciuto. Anzi.

Sono le mamme e i papà del Comitato Genitori della ‘Giovanni Paolo II’ che lo scorso 5 febbraio, tramite una piccola rappresentanza, hanno potuto toccare con mano le criticità dell’istituto di via Badino, criticità che vogliono condividere con tutti affinché non rimanga soltanto un loro problema.


secchi corridoio“Un rappresentante-si legge nella lettera inviata dal Comitato al sindaco, a tutti gli assessori e ai partiti politici della città di Terracina-ha contato 4 secchi d’acqua nei corridoi del primo piano, per la maggior parte acqua che scendeva dalle plafoniere delle luci al neon”. Addirittura hanno cronometrato il tempo dell’acqua che cadeva in uno dei secchi: una goccia ogni 7 secondi.acqua nel terrazzo

“Nella classe V B, sul soffitto, una macchia di umidità di forse un metro di diametro, intonaco gonfiato. Bambini che fanno lezione sotto un intonaco ammuffito e puzzolente che potrebbe anche staccarsi. I terrazzi che danno sul giardino, quelli che fanno da soffitto alla mensa, contenevano acqua: guardando bene ci si rendeva conto che il discendente era dalla parte opposta alla pendenza.

Nella mensa, che mi è sembrata pulitissima, il pavimento davanti la finestra di fronte la porta d’ingresso è sollevato per l’umidità e la parete alla destra della finestra era macchiato di muffa”.

estintore scaduto a gennaio 2013In grassetto sul foglio il Comitato dei genitori evidenzia che l’impianto degli estintori non sarebbe stato revisionato e che quelli scaduti lo scorso gennaio ancora sono attaccati alla parete, pronti all’uso.”E se ci fosse un incendio ora e gli estintori non funzionassero?”. Bella domanda…umidità soffitto

umidità soffitto2Versa male anche la scala esterna per le persone disabili: “la scuola è stata costretta a mettere dei tappeti”.

Questi genitori sono preoccupati che ogni giorno i bambini della scuola dell’infanzia e di quella primaria trascorrono parecchie ore in un edificio che, secondo loro, non può dirsi sicuro né pulito, vista la cronica carenza di personale.

“Richiediamo urgentemente (nuovamente) che qualcuno ci spieghi ruoli e mansioni della ditta appaltatrice dell’impianto di riscaldamento”, ogni inverno al centro di polemiche per gli inghippi nel funzionamento.

Immancabile ciliegina sulla torta: mamme e papà vogliono sapere come mai nella scuola manchino generi di prima necessità come carta igienica, acqua e bicchieri, ai quali, a quanto pare, devono pensare gli stessi genitori con un contributo volontario.

Il Comitato desidera avviare un dialogo costruttivo con il dirigente scolastico e gli amministratori: “Non siamo più disposti a mandare i nostri bambini in una scuola che non è né sicura né a norma. Il pericolo è costante e aspettiamo in settimana una risposta concreta per la risoluzione dei problemi”.

Chi deve, si attivi. E anche presto.