Domenica e lunedì a Formia musica e parole per commemorare la Shoah

*Taraf*
*Taraf de Metropulitana*

Anche la musica grida “Mai più”. Domenica e lunedì all’interno del cartellone di manifestazioni promosso dal Comune di Formia in collaborazione con i Teatri Riuniti del golfo e l’Ipab SS. Annunziata due concerti ad ingresso gratuito per commemorare la Shoah.

*Mediterranea Ensemble*
*Mediterranea Ensemble*

Domenica alle 11 presso i criptoportici, resti di una villa romana del I secolo a.c., “Il popolo rom e la Shoah”, lettura-concerto con il gruppo tzigano “Taraf de Metropulitana”. La più conosciuta formazione di virtuosi di violino, fisarmonica, cymbalon, contrabasso a 3 corde e altri strumenti, nel panorama della musica rom rumena in Italia, catapultati dai matrimoni e dalle feste tradizionali dell’Oltenia direttamente nel circuito dei festival e delle rassegne musicali nostrane. In repertorio melodie e balli tradizionali dal cuore dei Carpazi ma anche un gran numero di standard internazionali suonati adattissimi per animare e coinvolgere il pubblico di un concerto o per far ballare e cantare tutti gli invitati di un matrimonio. Il gruppo vanta numerose e importanti collaborazioni con musicisti nazionali e star internazionali. Ad esempio il fisarmonicista, Albert Mihai, è spalla nei concerti del musicista-scrittore Moni Ovadia.


mostraLunedì 27, giornata della memoria, alle 19 presso il Teatro Remigio Paone concerto di musiche ebraiche “Sefarditea” a cura dell’associazione Omphalos di Bari con la Mediterranea Ensemble e “Les chansons a la lune”.

Una terra… una sola musica, appartenente ad una forte tradizione culturale che racchiude dentro di se più di cinque secoli di storia, l’epopea di una comunità, quella ebraico – sefardita che tanto racconta di se attraverso il canto sotto la luna sovrana e ispiratrice. Una musica fatta di dolcissime melodie, di grande ironia sui testi nel caso degli ebrei sefarditi ed una musica struggente nelle armonie, composta quasi esclusivamente su tonalità minori quella degli ebrei askenaziti. Una musica che racconta nel primo caso la perdita della propria terra ma la speranza di trovarne una migliore e nell’altro la perdita della propria dignità senza la speranza di poterla riavere.

Inoltre, fino al 30 gennaio tutti i giorni dalle 17 alle 20 saranno visitabili presso i criptoportici due mostre dedicate alla Shoah: “L’impossibile oblio” con le foto di Michael Kenna dai campi di sterminio e “C’era una volta… speriamo mai più! – La Shoah dei Piccoli” a cura di Mariapaola Ghezzi e Vittorio De Asmundis