Terracina, posta in ritardo. La situazione non si sblocca

Cassetta postaleContinua l’odissea dei cittadini di Terracina alle prese con la corrispondenza che arriva con un ritardo mai verificatosi prima d’ora. Il disagio maggiore riguarda ovviamente le bollette che arrivano immancabilmente scadute, addossando ai malcapitati utenti anche il peso della cosiddetta ‘mora’.

Dopo aver pazientemente, e va aggiunto inutilmente, atteso l’arrivo dell’agognata posta, in molti hanno deciso di chiedere spiegazioni all’ufficio competente, sentendosi rispondere che non ci sarebbero postini a sufficienza per garantire un servizio puntuale. E mentre dai piani alti si cerca di mettere una toppa al problema, ai cittadini cosa resta da fare? A quanto pare, continuare l’attesa che rischia di diventare un’agonia. Si pensi soprattutto agli anziani, che rischiano addirittura di vedersi interrompere le utenze domestiche proprio a causa delle bollette che non arrivano.


Per questo motivo negli ultimi giorni gli utenti stanno affollando l’apposito ufficio di via Roma per chiedere dettagli sullo stato della propria corrispondenza, oltre che per avere garanzie che, all’arrivo delle bollette scadute, non debbano essere costretti a pagare la mora. In più di un caso, però, i cittadini si sono sentiti rispondere dagli impiegati che certe pratiche (tipo timbrare la bolletta scaduta, e finalmente arrivata, in modo che faccia fede la data di effettiva ricezione) non sarebbero di loro competenza.

Morale della favola: i cittadini escono dall’ufficio più irritati di quando erano arrivati.

Ovviamente stanno arrivando in ritardo anche le imposte comunali che andavano pagate proprio in questo periodo, con conseguente affollamento anche degli uffici competenti.

Nei mesi scorsi una situazione del genere si era creata anche nella vicina San Felice Circeo, e lì il primo cittadino si era attivato parlando direttamente con il presidente di Poste Italiane.

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