GAETA, MILLE FIRME CONTRO L’ANTENNA AL RICINIELLO

"Un'altra vista dell'antenna allo stadio Riciniello"
“Un’altra vista dell’antenna allo stadio Riciniello”

Tutti contro l’installazione dell’antenna di telefonia mobile all’interno dello stadio comunale di calcio di Gaeta Antonio Riciniello. Insomma, non proprio tutti, ma sono stati ben mille i firmatari che hanno voluto sottoscrivere la petizione che chiede la rimozione dell’antenna dall’interno dello stadio.

Le quasi mille firme sono state raccolte a partire dalla discussa installazione avvenuta la scorsa estate e sono state consegnate al sindaco Cosmo Mitrano e al presidente del Consiglio comunale Luigi Coscione. La petizione popolare è stata promossa dal circolo gaetano di Sinistra, ecologia e libertà che con la sottoscrizione non si è voluta soltanto occupare di condurre la battaglia contro l’antenna all’interno del Riciniello, della quale pure vogliono una immediata rimozione, ma per ottenere anche un analogo provvedimento per tutte le antenne di telefonia mobile dai luoghi ad alta frequentazione pubblica situate nel centro urbano quali parchi, campi sportivi, alberghi, scuole e zone limitrofe alle abitazioni.


A commento dell’iniziativa Sel ha dichiarato in una nota: “La petizione è stata firmata da 900 cittadini che sentono il bisogno di partecipare attivamente alla vita politica della città, non soltanto quando vengono chiamati a votare, ma soprattutto quando si tratta di decisioni che possono pregiudicare la salute e la qualità della vita della comunità. L’assessore competente aveva affermato che l’antenna del campo Riciniello non era ancora attiva e che, comunque, non è nociva per la salute dei cittadini – vorremmo sapere su quali basi tecniche e scientifiche si basano tali affermazioni -, ma ci risulta che l’impianto è funzionante, che è un cantiere aperto e che, forse, ci sarà un altro impianto.

Tutto questo merita una considerazione: il sindaco, la giunta, il Consiglio comunale nella sua interezza sono preposti, fra le tante cose di loro competenza poiché si tratta di amministrare la cosa pubblica, a tutelare la salute dei cittadini e migliorarne la qualità della vita, ma questo non sembra interessare molto ai nostri amministratori. Chiediamo, con forza, che si dia avvio ad un piano partecipato e condiviso per l’istallazione di eventuali nuove antenne e che si dia voce ai cittadini firmatari della proposta”.