LINEA FERROVIARIA TERRACINA-PRIVERNO, LA PROVINCIA SOLLECITA REGIONE E RFI A CONFERMARE GLI IMPEGNI

Si moltiplicano in questi giorni le iniziative tese a sollecitare il ripristino del collegamento ferroviario Terracina – Priverno.

La linea, complementare all’asse principale Roma – Napoli, è stata temporaneamente sospesa a seguito della frana che il 20 settembre ha portato massi di notevoli dimensioni a distaccarsi dal Monte Cucca (in località La Fiora, 275 metri sul livello del mare) per precipitare sui binari sottostanti e sulla Strada Statale “Frosinone – Mare”. Mentre per il collegamento viario la situazione è stata risolta, maggiori difficoltà si incontrano per garantire la sicurezza del collegamento ferroviario, stante la prossimità dei binari con il costone montuoso: gli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico e l’eliminazione del rischio di ulteriori movimenti franosi sono più complessi e richiedono risorse consistenti.


Riteniamo prioritario e indispensabile che Terracina, e in generale l’area che intorno ad essa orbita, non sia privata del collegamento con Priverno e con l’asse ferroviario principale. Nell’ottobre dello scorso anno, su proposta della giunta, il Consiglio provinciale approvato il piano di bacino dei trasporti. Si tratta di un documento di natura programmatica preliminare all’adozione da parte della Regione Lazio del Piano regionale della Mobilità dei Trasporti e della Logistica. Sulla base di quanto previsto dagli atti normativi vigenti, le Province sono state chiamate a definire una piano territoriale che coordinasse e sistematizzasse le esigenze dei vari comuni. L’atto di riferimento, la legge regionale n. 30 del 1998, prevede in particolare che i piani di bacino provinciali siano organizzati sulla base di unità di rete, ossia di linee funzionalmente collegate che organizzino i servizi secondo i criteri di economicità, produttività ed efficienza, elevando al più alto grado possibile il livello di intermodalità, ossia le connessioni fra i vari sistemi di trasporto (viario, ferroviario, marittimo, fluviale, aereo, lacuale).

Terracina ha un ruolo centrale nel piano di bacino della Provincia di Latina. Tenuto conto della sua peculiare collocazione geografica, baricentrica rispetto al territorio provinciale, essa costituisce a sé stante una delle dieci unità di rete che l’Ente di Via Costa ha proposto siano previste dal piano regionale. Dai numerosi studi propedeutici alla definizione degli atti di cui si parla si evince, infatti, come Terracina rappresenti uno dei principali poli di attrazione e generatori di mobilità: la città, d’altra parte, è interessata da un significativo fenomeno di pendolarismo lavorativo e scolastico (universitario) oltre che da un rilevante flusso turistico.

Per tali ragioni, sollecitiamo la Regione Lazio e RFI perché confermino formalmente l’intenzione di procedere immediatamente alla stesura del progetto definitivo di messa in sicurezza della montagna interessata dalla frana e perché si individuino nel più breve termine possibile le risorse necessarie per l’esecuzione dei lavori, stante il carattere urgente dell’intervento. Migliorando, se possibile, anche il livello del servizio offerto ai cittadini in termini di confortevolezza delle carrozze, considerato che la Regione e RFI hanno in più momenti concordato tale esigenza con riferimento alla rete ferroviaria regionale (impegno non sempre rispettato).

In vista delle prossime riunioni di Consiglio provinciale, siamo certi che l’assemblea adotterà unanimemente un atto deliberativo, così ribadendo l’orientamento emerso nel corso dei lavori della VI commissione provinciale (convocata su iniziativa dei consiglieri Bortolameotti e Scalco e deputata alle politiche della mobilità) e l’impegno della Provincia di Latina per il ripristino del collegamento ferroviario Terracina – Priverno.

Davide Minchella
(Assessore della Provincia di Latina ai Rapporti con i Comuni, Fondi UE e Centri storici)

Fabio Martellucci
(Assessore della Provincia di Latina alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica e alle Politiche della Mobilità)