Altra aggressione violenta a Gaeta, e nuovamente con dipendenti comunali direttamente coinvolti nella colluttazione. Tutto è accaduto nelle prime ore della mattinata di ieri quando un cittadino residente in via degli Eucalipti, D.P., zona Montecristo è andato a rappresentare le proprie rimostranze dinanzi a un dipendente in forza alla segreteria dell’avvocatura comunale, C.D.V..
Le proteste vertevano sul fatto che buona parte di quel quartiere, secondo la vittima dell’aggressione che a Montecristo è residente, sarebbe privo di pubblica illuminazione perché alcuni dei lampioni a presidio delle strade sono fuoriuso. E non casualmente la protesta è arrivata ieri mattina proprio quando, infatti, si stava preparando l’inizio dei lavori di pubblica illuminazione proprio in cima all’area collinare di Montecristo. Per questo motivo, probabilmente, questo cittadino rimostrante ha sentito come un senso di ingiustizia, di disparità di trattamento tra chi la pubblica illuminazione da qui a poco c’è l’avrà nuova di zecca mentre per altri, a pochi passi, non funziona proprio.
Sta di fatto che, secondo una dinamica ancora al vaglio degli uomini della polizia di Gaeta diretti dal vicequestore Marta De Bellis intervenuti sul posto con una pattuglia, l’aggressore si è scagliato contro l’uomo con una serie di pugni al viso. Peraltro questo dipendente comunale in questo periodo gode delle ferie e quindi non era in servizio ma in quel quartiere, al pari della vittima, ci vive. Diversi i pugni andati a segno sul volto dello sventurato che, visibilmente sotto schock per l’improvvisa e impetuosa aggressione, non voleva inizialmente neanche raggiungere il pronto soccorso per paura di eventuali ritorsioni del suo aggressore.
Una volta convinto è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Di Liegro di Gaeta dove è stato sottoposto a una visita oculistica in seguito ad un trauma periorbitale con ematoma ed ecchimosi. Per ora non è stata sporta alcuna formale denuncia ma non è detto che la polizia del commissariato di Gaeta non proceda d’ufficio nei confronti dell’aggressore, anche perché alla scena hanno assistito molti testimoni alcuni dei quali sono già stati ascoltati per fornire la propria ricostruzione dell’accaduto. E altri saranno sentiti nelle prossime ore.
Sembra, da una sommaria ricostruzione, che la vittima si trovasse a bordo del proprio scooter al momento dell’attacco, tanto da non potersi neanche difendere. Ma sulla versione definitiva si attende la relazione ufficiale del commissariato di polizia.
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