FORMIA, AMMINISTRATIVE 2013: SIMULAZIONI DI VOTO IN UN PUB DI MOLA

foto(4)Doveva essere solo un gioco tra amici, votare per sapere in anticipo chi sarà il prossimo sindaco di Formia, ma è finita col diventare una vera e propria proiezione di voto di un campione neanche così ridotto: 100 elettori.

Perché è in posti come questo, una birreria, dove per tradizione si possono intercettare gli umori più sinceri dei clienti, cittadini, elettori. Quelle famose chiacchiere da bar – in questo caso una birreria come detto – trattano la politica con atteggiamento più viscerale, più sincero, specie se l’atmosfera è disinibita grazie ad una birra e a un po’ di musica, insomma in un clima confidenziale. E questa fonte di sincerità, dove l’espressione di voto, come altre idee, sgorgano spontanee, andava sfruttata, anche perché dopo tutto “in vino – ma anche in birra – veritas”.


E allora, come detto, è iniziato tutto con un gioco, quello di collezionare tutti i 459 “santini” coi quali i relativi candidati al Consiglio comunale disseminano la città riempendo ogni feritoia disponibile, dalla tasca dei pantaloni alle cassette postali. Sono partiti anche gli scambi nell’ortodosso rispetto della liturgia presa a prestito dalle figurine dei calciatori. Siamo a buon punto, l’album è a metà strada. Ma i clienti di questa nota e frequentata birreria nel quartiere di Mola hanno da subito manifestato un certo entusiasmo all’argomento contribuendo anche alla ricerca dei preziosi “biglietti-ricordo” di concittadini impegnati nella tornata.

A quel punto è nata l’idea di organizzare un voto per 100, stampando una sorta di scheda elettorale dove si poteva esprimere la preferenza per il sindaco e per la lista con un voto disgiunto. No alla scelta dei consiglieri. L’iniziativa è stata talmente presa sul serio che non c’è stata neanche una scheda sprecata, per non usare il termine nulla, inadeguato in questa circostanza.

Ma passiamo ai risultati. Vanno considerate molte variabili, ovviamente, come l’età esclusiva dell’elettorato, il quartiere di riferimento di questo unico seggio e altro, ma senza farla troppo lunga, fa fede solo lo spirito goliardico. Sorprendenti anzitutto le preferenze disgiunte dove se ne sono viste di tutti i colori: voti a sindaci di sinistra con preferenza a liste di destra, movimenti civici e partiti insieme, un solo voto al partito espressione dell’attuale sindaco. Insomma lo specchio del reale.

Il vero exploit è stato quello dell’emergente civica e unica donna candidata Paola Villa che ha ottenuto ben 42 preferenze, anche perché Mola può considerarsi forse il suo vero feudo. Al secondo posto con circa la metà dei voti Sandro Bartolomeo con 22 preferenze. A seguire Maurizio Costa con 14, Erasmo Picano con 9, Paolo Costa con 6, Ciccolella con 3 e a chiudere a pari merito Assaiante e Varriale con 2. Sarebbe allora ballottaggio tra i civici di Un’altra città e il centrosinistra Pd-Sel, perché su base elettorale 100 il numero dei voti corrisponde alla percentuale e quindi non si arriva alla maggioranza assoluta del 50 più uno.

Per quanto riguarda le liste più equilibrati i risultati e comunque su base 70 perché in trenta hanno indicato solo il sindaco. Molto vicine Un’Altra città con 13 voti, lista Bartolomeo 10 preferenze, Pdl con 9 e Movimento 5 stelle e Generazione Formia entrambe con 8. C’è poi il Pd con 6 e Sel con 4, seguono Rete dei Valori con 3, Movimento per Formia e Idea domani con 2 e si fermano ad 1 Anima popolare, Formia unita, Ripartiamo con voi, Udc e Rifondazione comunista. Quattro le liste a secco. Ora parola alle urne, quelle vere, e agli elettori che forse, alcuni, solo in quest’occasione hanno potuto esprimere un voto disimpegnato. Dopotutto, in birra veritas.