ESTORSIONE, LESIONI, RAPINA E SEQUESTRO DI PERSONA: DUE ARRESTI A TERRACINA

OGGETTI RINVENUTI_1280x857Nella serata di ieri, la locale Squadra di Polizia Giudiziaria diretta dal Vice Questore Rita Cascella raccoglieva la segnalazione di un sequestro di persona in atto a scopo estorsivo maturato in ambienti della comunità indiana presente sul territorio.

La notizia giungeva da parte di un cittadino indiano che presentava diverse ferite sanguinanti in più parti del corpo infertegli con colpi di arma da taglio.


Lo stesso, che si trovava in uno stato di shock psico-fisico e che mal si esprimeva nella lingua italiana, riusciva a dare utili indicazioni sui soggetti e sulle cause di tanta efferata violenza.

Tutto era cominciato all’interno di un residence sulla S.P. per S. Felice Circeo ove un gruppo di 3 indiani si era recato ed introdotto al’intero della sua abitazione con propositi criminosi.

Questi B.V. di anni 24, ben introdotto nel tessuto sociale in quanto titolare di una piccola attività commerciale, veniva rapinato e picchiato selvaggiamente dai suoi connazionali che lo derubavano dei suoi risparmi pari a 850 euro. Non paghi del bottino lo sottoponevano a vere e proprie sevizie procurandogli numerosi tagli sugli arti e, quando questi stava per guadagnarsi la fuga, colpendolo violentemente con un’ ascia su una gamba e lasciandolo a terra con una profonda ferita. A questo punto i tre afferravano un altro connazionale coabitante con il primo, K.P. anch’egli di anni 24, e lo sequestravano trascinandolo con forza e contro la sua volontà dentro un’autovettura e picchiandolo selvaggiamente.

Di li a poco sull’utenza telefonica di B.V. giungeva la richiesta estorsiva, per liberare il suo amico occorrevano altri 1000 euro.

*SINGH Skhvinder*
*SINGH Skhvinder*

Ferito ed in preda alla disperazione B.V. si affidava alla Squadra investigativa del Commissariato di Terracina che in breve tempo raccoglieva utili elementi e testimonianze per riscontrare la veridicità di quanto appreso. Erano evidenti tra l’altro i segni della violenza e le tracce ematiche rinvenute da personale della Polizia scientifica all’interno dell’abitazione luogo della rapina e del sequestro.

A questo punto gli investigatori con uno stratagemma riuscivano ad individuare l’abitazione ove era stato portato il sequestrato, in Terracina località Borgo Hermada, e circondato l’intero immobile facevano irruzione.

All’interno della casa si notava subito che una porta era chiusa a chiave e dalla stanza pertinente si udivano dei rumori e dei lamenti che lasciavano percepire la presenza di qualcuno. Visto che dopo aver bussato e tentato invano di farla aprire la Polizia decideva di colpire la porta forzandola. A questo punto si accedeva su una stanza da bagno ove si accertava la presenza di due persone che tenevano fermo e muto il giovane sequestrato.

I due soggetti che venivano identificati per SINGH Daljit e SINGH Sukhvinder, entrambi nati in India e rispettivamente di anni 37 e 29, venivano subito bloccati e tratti in arresto.

La conseguente perquisizione domiciliare dell’intero appartamento consentiva di rinvenire e sottoporre a sequestro utili elementi.

Veniva infatti trovata l’ascia usata per la violenta rapina e diversi passaporti di cittadini indiani. I successivi accertamenti di Polizia giudiziaria consentivano di appurare che SINGH Daljit annovera diversi precedenti per rapina aggravate dall’uso di armi nonché ricettazione di veicoli rubati e non si esclude che i documenti trovati in suo possesso possano essere oggetto di altri reati a carattere estorsivo.

*SINGH Daljit*
*SINGH Daljit*

La perquisizione personale consentiva altresì di rinvenire un consistente quantitativo di eroina della tipologia Brown Sugar detenuta dagli arrestati al fine di spaccio all’interno della stessa comunità indiana. Schiacciante infine anche la prova acquisita con il sequestro del telefono cellulare dal quale erano avvenute le richieste estorsive.

Una volta liberato, il giovane indiano sequestrato che ha raccontato agli Agenti di essere stato percosso ripetutamente dai suoi carcerieri, veniva trasportato presso il locale Pronto soccorso per le cure del caso. Anche il malcapitato B.V. veniva sottoposto alle cure mediche e alla sutura delle ferite infertegli durante le drammatiche fasi della rapina.

I due indiani arrestati venivano associati alla Casa circondariale di Latina ove dovranno rispondere dei numerosi e gravi reati a loro carico.

Gli accertamenti per individuare e catturare il terzo uomo della banda sono attivamente in corso e gli investigatori ritengono di avere buoni elementi utili alla sua identificazione e rintraccio.