L’EX EMANUELA FIORE RACCONTA LA VITTORIA DELLA COPPA ITALIA CON FROSINONE E IL SUO AMORE PER SABAUDIA

*Emanuela Fiore e Chiara Carminati al palasport di Sabaudia (foto Bennani)*
*Emanuela Fiore e Chiara Carminati al palasport di Sabaudia (foto Bennani)*

“Vincere la Coppa Italia è stata una soddisfazione immensa, un momento importante per la mia carriera che ricorderò sempre con grande piacere ed emozione: sono felice per la squadra, per la società e per la città di Frosinone, anche se la stagione non è ancora finita e possiamo ancora lottare per i play-off”.

Sorridente e motivata Emanuela Fiore, di Priverno, classe 1986, ex-opposto della Caffè Circi Sabaudia e da questo campionato all’Ihf Frosinone, è un fiume in piena e ricorda i momenti della vittoria della manifestazione tricolore a Varese, quando nei giorni scorsi la compagine ciociara ha vinto (3-0) contro il Pomì Casalmaggiore.


“Quando abbiamo vinto mi sono detta: ma chestassuccede?! (ride mentre lo scandisce tutto attaccato, ndr) Poi sono stata travolta dalle compagne di squadra ed è stato bellissimo, perché è stata una vittoria che abbiamo cercato – racconta Emanuela – dopo tanti sacrifici è arrivata questa grande soddisfazione ma ripeto che la nostra stagione non è ancora terminata perché il campionato di A2 ci vedrà lottare per le zone alte fino alla fine”.

Emanuela Fiore ha partecipato alle ultime due Final-Four di Coppa Italia di serie B1 con la Caffè Circi.

“Purtroppo con il Sabaudia siamo arrivate a un passo dal grande successo ma abbiamo sempre dovuto cedere, il mio sogno negli anni passati era quello di vincere la Coppa con la squadra di Sabaudia e magari salire direttamente in serie A2 con la squadra in cui sono cresciuta – racconta la giocatrice di Priverno, seguita a Varese dalla mamma Laura e dal fidanzato Luigi – torno sempre volentieri a Sabaudia perché è una città che mi piace molto, poi per me che adoro il mare, specie per giocare a beach volley è l’ideale, e maggiormente quando entro nel palazzetto ho sempre un’emozione grande perché ho giocato per otto anni con quella maglia. Nonostante ora stia bene a Frosinone, Sabaudia è sempre una città ideale, mentre Priverno per me è un pezzo di cuore, perché ci sono nata. La prima persona a cui ho telefonato dopo aver alzato la Coppa? Sicuramente mio padre, lui forse non mi segue tanto nello sport come fa mia mamma, ma lui per me resta sempre un grande riferimento. Ci tengo a salutare la mia vecchia società del Sabaudia, il presidente Alessandro Pozzuoli, l’allenatrice Daniela Casalvieri, i dirigenti e tutte le attuali giocatrici, comprese quelle del settore giovanile”.

Anche in questo campionato, nonostante gli impegni, Emanuela Fiore ha trovato il tempo per assistere al palasport di via Conte Verde a varie partite della Caffè Circi Sabaudia.