CORI: “CIAO RAFFAE’….”, L’EVENTO IN RICORDO DI RAFFAELE MARCHETTI

*Raffaele Marchetti*

Grande partecipazione di pubblico alla serata tributo a Raffaele Marchetti, a piazza Umberto I a Giulianello, dove si sono esibite le Donne di Giulianello, Ambrogio Sparagna e Mimmo Epifani, dopo il saluto del sindaco Tommaso Conti, carissimo amico e collega di Raffaele.

“Un patrimonio prezioso di tutta la comunità per il contributo di valore che ha saputo dare – ha detto il primo cittadino – e il modo migliore per ricordarlo è quello di impegnarsi sempre a portare avanti con tenacia e coraggio le sue battaglie per il bene comune e per la qualità della vita”.


“Ciao Raffaè …” era il titolo della manifestazione di ieri sera, organizzata dalla condotta Slow Food Cori – Giulianello e dal Movimento per l’Autonomia di Giulianello in omaggio al compianto avvocato, storico, studioso, attivista politico e culturale di Giulianello Raffaele Marchetti, ad un anno esatto dalla sua prematura scomparsa (8 maggio 2011, aveva 58 anni).

È stato ricordato come una personalità di alto profilo, uno dei massimi esperti in usi civici e diritto agrario e membro del consiglio direttivo della cassa nazionale forense.

Da sempre impegnato nello studio e nella valorizzazione della cultura popolare e contadina del territorio lepino, e soprattutto di Giulianello, fu lui a costituire le «Donne di Giulianello» e a ridare vita e fama al «Canto della Passione», oggi oggetto di studio di etnomusicologi: «Homines de Juliano», «Giuliano», «Lago di Giulianello», sono alcuni dei testi storici di straordinaria importanza redatti da Raffaele, che poco prima di lasciarci aveva finito la stesura di un libro sulla tradizione bandistica di Giulianello.

Fondamentale il suo contributo alla riscoperta della via Francigena del Sud e alla nascita della compagnia delle «cicoriare», mentre per anni è stato responsabile della condotta Slow Food di Cori e Giulianello.

Da avvocato ha difeso più volte l’ente comunale, soprattutto la comunità giulianese, in particolare nella rivendicazione degli usi civici e per il riconoscimento della demanialità del lago di Giulianello, oggi monumento naturale grazie anche al costante lavoro da egli svolto.

Era animato da una straordinaria passione civica e politica Raffaele, e da uno sconfinato amore per le proprie origini, per la sua terra, per la sua comunità e per quei luoghi e paesaggi incontaminati di Giulianello che difendeva con ardore dall’avanzata della civiltà industriale, di cui lui è stato sempre un duro oppositore.