TERRACINA, TIA: PER L’AMMINISTRAZIONE LA PEF E’ DA RIVEDERE

Il fallimento della Terracina Ambiente SpA (dopo lungo sequestro giudiziario) e la conseguente interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, inducono l’amministrazione Procaccini ad una attenta e accurata rivisitazione dei procedimenti amministrativi culminati, dapprima, nell’istituzione della TIA ed approvazione del relativo regolamento, con delibera dell’assise consiliare n. 155 del 22.12.2010, e, in seconda battuta, nell’approvazione del PEF e nella determinazione delle nuove aliquote della tariffa, con delibere consiliari, rispettivamente n. 83 ed 85 del 31.08.2011.

In particolare, il fallimento della società, con la quale l’amministrazione ha stipulato il contratto di servizio in data 4.08.2011, senza che il sindaco apponesse alcuna firma in tal senso, ha, inevitabilmente, dettato una riconsiderazione e rivalutazione dell’interesse pubblico primario.


Concordando con buona parte della cittadinanza e con le associazioni commerciali, diversi sono i punti che non convincono. In particolare, non convince il fatto che il Consiglio Comunale abbia approvato un Pef per complessivi 7 milioni e trecentomila euro annuali, ma la Terracina Ambiente abbia in realtà emesso bollette per circa 9 milioni. Dunque oltre un milione e mezzo in più.

Alla luce di tanto, pur nel rispetto delle prerogative del curatore fallimentare, si è intrapreso un percorso, nell’ottica di una giusta e opportuna ponderazione e valutazione delle posizioni e degli interessi coinvolti, finalizzato, in ogni caso, a garantire la massima tutela dei cittadini/contribuenti.

Tale volontà è già stata manifestata e tradotta in atti, in sede di ordinanza sindacale ex art. 191 codice ambientale, per l’affidamento del servizio in via di urgenza, ove espressamente è stata prevista la sospensione degli effetti della deliberazione consiliare istitutiva della TIA per il periodo di mesi 6, in ossequio alle finalità predette.

Ogni determinazione dell’amministrazione sarà dettata, comunque, dal coinvolgimento del Consiglio Comunale e dal primario interesse collettivo e dalla migliore garanzia per lo stesso.