PESCHERECCIO AFFONDATO NELLE SECCHE DI VADA, SENZA ESITO LE RICERCHE DEL PESCATORE DISPERSO

*Il Santa Lucia II poco prima dell'affondamento*

Sono andate avanti per tutta la notte le ricerche di Davide Curcio, 36 anni, il pescatore originario di Ponza e comandante del ‘Santa Lucia II’, il peschereccio affondato ieri a 7 miglia al largo di Rosignano, in provincia di Livorno.

La locale guardia costiera ha effettuato ricognizioni nel luogo dell’incidente con tre motovedette, ma al momento senza esito. Come si ricorderà aveva perso la vita suo padre, Silverio Curcio, di 64 anni, mentre il terzo membro dell’equipaggio, il 68enne Roberto Caddeo, originario della Sardegna, invece era stato tratto in salvo dal peschereccio “Erpiù”, che si trovava nelle vicinanze del luogo dell’incidente.


Nel tratto di mare dove è avvenuto il naufragio lavorano di nuovo i vigili del fuoco del distaccamento porto di Livorno con una squadra di sommozzatori alla quale si è unito un nucleo sommozzatori proveniente da Roma. Durante le ricerche, come già ieri la guardia costiera, i vigili del fuoco utilizzeranno anche un ‘Rov’, una piccola telecamera subacquea. Si tratta di appurare la causa dell’incidente in mare ma appare ormai certo che il “Santa Lucia II”, un peschereccio di circa 14 metri, quando si trovava nelle Secche di Vada, 16 miglia a sud di Livorno, si sia capovolto a seguito di una manovra per disincagliare le reti probabilmente impigliate in qualche ostacolo sommerso, forse uno scoglio.

Già da ieri intanto il comandante in seconda della Capitaneria di Livorno, Lorenzo Cantore, ha firmato un’ordinanza con la quale si vietano pesca e ancoraggio nel raggio di un miglio dal peschereccio affondato e si raccomanda attenzione nella navigazione nel raggio di 5 miglia.

scritto da: Saverio Forte

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