CAMORRA: IL RIESAME CONFERMA IL CARCERE PER I FRATELLI ASCIONE

Restano in cella Giuliano, Michele e Luigi Ascione, i tre fratelli accusati dalla Dda di Napoli di essersi arricchiti reinvestendo i proventi delle attività illecite del clan Mallardo, in beni mobili ed immobili e nella apertura di diverse concessionarie d’auto.

Ieri la decisione del tribunale del Riesame che conferma il carcere per i tre fratelli imprenditori che, in fase di difesa, si erano detti estranei alle accuse ed avevano provato, assieme ai legali che li assistono, a dimostrare la liceità dei capitani accumulati.


Capitali ingenti se si considera che il sequestri che fece seguito all’arresto dei tre fratelli ammontava a circa 500 milioni di euro, una cifra che accresce il valore dei sequestri fin qui eseguiti contro la cosca giuglianese.

Ora è proprio sulla richiesta di dissequestro dei beni che dovrà pronunciarsi il tribunale della Libertà che ha deciso che debba essere un altro giudice a stabilire se effettivamente i beni degli Ascione siano frutto del lavoro imprenditoriale di tre fratelli trapiantati da Giugliano nel basso Lazio o meno. 1 miliardo e 300 milioni di beni, oltre 20 persone arrestate, decine di indagati: il bilancio delle operazioni condotte dalla Dda di Napoli fin qui, contro il clan Mallardo.

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