***video***OPERAZIONE ARCOBALENO: SMANTELLATA ORGANIZZAZIONE CAMORRISTICA OPERANTE NEL LAZIO

arresto3arresto4Ore 07,00: E’ ancora in corso una imponente operazione di polizia, che vede impiegati circa 500 tra poliziotti e finanzieri, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli e condotta dalla Questura di Latina – Squadra Mobile e Commissariato PS di Formia  (LT) – e dal G. I. C. O. del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma. L’indagine, durata quasi due anni, ha permesso di rilevare due holding imprenditoriali, operanti prevalentemente nel settore dell’edilizia, nelle Province di Roma, Latina e Napoli, gestite, direttamente o attraverso prestanome, da soggetti collegati al clan camorristico MALLARDO  operante sul territorio del comune di Giugliano in Campania a nord della città di Napoli, inserito nel cartello criminale denominato Alleanza di Secondigliano.


Sono in corso di esecuzione 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di PIROZZI Antonio, nato a Mugnano di Napoli nel 72, residente a Giugliano in Campania (NA); MAISTO Carmine, nato a Giugliano in Campania (NA) nel 57, DELL’AQUILA  Domenico, nato a Giugliano in Campania (NA)nel 1965; DELL’AQUILA Giovanni, nato a Giugliano in Campania (NA), nel 59 e residente a Formia (LT); DELL’AQUILA Pietro Paolo, nato a Giugliano in Campania nel 67; ABBRUZZESE Gaetano, nato a Napoli nel 1958 e residente in Giugliano in Campania (NA); CARLINO Raffaele, nato a Napoli nel ’50; D’ALTERIO Emilio, nato a Napoli nel ’51  PETITO Domenico, natonel ’66 a Villaricca (NA); PIROZZI Antonio, nel 71 a Mugnano di Napoli (NA) e residente a  Giugliano in Campania (NA); e DELLE CAVE Gennaro Antonio, nato nel 71 ad Afragola (NA) e residente in Crevalcore (BO).

Questi sono tutti ritenuti responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al controllo di attività economiche ed al riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita. Si rileva di particolare interesse che gli arrestati PIROZZI Antonio e MAISTO Carmine hanno ottenuto, negli ultimi anni, attraverso società loro intestate o prestanome, concessioni edilizie per speculazioni di grosso rilievo, dal Comune di Fondi (LT). Un’ulteriore analoga misura cautelare non ha potuto avere esecuzione in quanto emessa nei confronti del latitante DELL’AQUILA Giuseppe, noto personaggio di notevole spessore criminale, ritenuto di posizione apicale all’interno del clan MALLARDO e “dominus” del sodalizio indagato.

L’organizzazione  disarticolata ha costituito, nel tempo, numerose società, le cui quote venivano generalmente intestate a prestanome scelti tra il nucleo familiare o tra persone di comprovata fiducia, attraverso le quali ponevano in essere speculazioni edilizie o altri investimenti apparentemente leciti ma, in realtà, sottesi a celare l’illecita provenienza del denaro reimpiegato.

Al riguardo, merita particolare menzione la circostanza che la gran parte dei soggetti investigati non ha mai presentato dichiarazioni dei redditi o le ha presentate con imponibili irrisori e comunque non tali da giustificare gli investimenti effettuati. L’imponenza dei mezzi finanziari a disposizione dell’organizzazione criminale e, soprattutto, le conseguenze dell’intromissione degli interessi camorristici nello sviluppo del libero mercato è risultato devastante, in quanto appare talmente invasivo da provocarne la distorsione dei meccanismi essenziali.

Le risultanze investigative emerse dalla complessa attività condotta dalla Squadra Mobile di Latina, dal Commissariato P.S. di Formia e  dal Nucleo PT – G.I.C.O. di Roma, supportate da laboriose intercettazioni telefoniche ed ambientali, sono state corroborate anche da precise e convergenti dichiarazioni rese da più collaboratori di giustizia, la cui attendibilità è stata sancita da numerose pronunce giurisprudenziali. Le indagini nel loro complesso hanno permesso di indagare altre 77 persone per intestazione fittizia di beni aggravata dalle modalità mafiose (art. 12-quinquies D.L. 306/92 – art. 7 L. 203/91) e, relativamente ad 8 di essi, anche per associazione per delinquere di stampo mafioso ex art. 416 bis c.p.. Sono state individuate 30 società utilizzate per l’illecita attività, tutte poste sotto sequestro preventivo dall’A.G., ai sensi degli artt. 321 c.p.p., 416 bis comma 7 c.p. e 12-sexies D.L. 306/92.

Ai sensi e per gli effetti delle medesime disposizioni legislative sono stati sottoposti a sequestro i seguenti ulteriori beni, tutti riferibili alle persone fisiche e giuridiche investigate  198 terreni;  456 fabbricati tra i quali una  villa e 71 locali commerciali; 49 rapporti bancari;  27 automotoveicoli; 2 imbarcazioni; 2 polizze assicurative, il tutto per un valore complessivo di oltre 400.000.000 di euro. La gran parte degli immobili sequestrati sono ubicati nelle province di Roma (Lariano, Nettuno, Anzio) e Latina (Fondi, Sabaudia, Terracina, Minturno e nello stesso capoluogo) ed a Giugliano in Campania (NA), ma numerosi sequestri sono stati eseguiti anche a Orta di Atella (CE), Qualiano (NA), Portici (NA), Mugnano di Napoli (NA), S. Nicola Arcella (CS) e Napoli. Interessate dai sequestri anche Capena (RM), Cento (FE), S. Pietro in Casale (BO), Villaricca (NA), Acerra (NA) e Pagani (SA), nonché immobili ubicati in posizioni esclusive a Scalea, Olbia e Ischia. Di particolare rilievo le aree ex Desco di Terracina e Madonna delle Grazie di Fondi, nonché l’Hotel Orizzonte ed il centro commerciale Orizzonte di Giugliano in Campania. Tutta l’inchiesta e’ stata supportata dal Servizio Operativo Centrale della Direzione Centrale Anticrimine del Ministero dell’Intero – Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Il Responsabile dell’Ufficio Stampa