GIUSTIZIA IN PROVINCIA DI LATINA, INTERROGAZIONE DELL’ITALIA DEI VALORI

Il senatore Felice Belisario

Interrogazione a risposta scritta al Ministro della Giustizia dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, Stefano Pedica e Luigi Li Gotti, che denunciano le gravi carenze della giustizia a Latina.

BELISARIO, LI GOTTI, PEDICA. – Al Ministro della giustizia. – Premesso che:


il Tribunale di Latina, l’unico nella provincia omonima – circa 540.000 abitanti -, si colloca al terzo posto in ordine di importanza rispetto ai 42 tribunali operanti nell’Italia centrale, in pratica dopo quelli di Roma e Firenze. Il suo territorio si estende dalle porte di Roma ai confini con la Campania, in particolare con le zone di Casal di Principe e Castelvolturno, dove sono presenti organizzazioni camorristiche che si infiltrano ed estendono la loro azione criminale nella parte meridionale del circondario in questione;

il Tribunale suddetto ha due sezioni distaccate, Terracina e Gaeta, con tre giudici ciascuna, e tre sezioni nella sede centrale, prima civile, seconda civile e penale, oltre alla sezione Gip/Gup e al settore Lavoro/Previdenza, con cinque giudici ciascuno, compresi i coordinatori. Nel territorio operano sette uffici del Giudice di pace;

la pianta organica del Tribunale di Latina prevede 40 giudici oltre al presidente, con 24 giudici addetti al settore civile e 16 al settore penale. Attualmente vi sono due posti vacanti, altri due scoperti per prolungate assenze dal servizio dei titolari, ed è imminente il trasferimento di un giudice a Roma;

come si evince dall’analisi dei dati statistici comparativi allegati all’ultima relazione del Presidente della Corte d’Appello di Roma sull’amministrazione della giustizia nel distretto, anche ad organico completo graverebbe sui giudici del Tribunale di Latina un carico di lavoro pro capite nettamente superiore rispetto a quello in media assegnato ai giudici degli altri Tribunali del distretto;

altra caratteristica del Tribunale in questione è che la maggior parte dei giudici ha residenza altrove, per lo più a Roma, per cui ad ogni pubblicazione di sede vacante conseguono numerose domande di trasferimento nei luoghi di residenza: l’incessante movimento di magistrati in uscita e il ritardo nella copertura dei posti lasciati determina uno stato di particolare sofferenza e di continua emergenza in tutti i settori di attività di questo importante presidio giudiziario, visto che si può considerare fenomeno costante ed endemico la scopertura permanente di almeno quattro o cinque posti;

relativamente all’anno 2010, i procedimenti penali sezione Gip/Gup affluiti al Tribunale di Latina risultano pari a 17.957, i pendenti al 31 dicembre 2010 73.735. Il totale dei procedimenti civili affluiti è pari a 22.563, i pendenti al 31 dicembre 2010 risultano essere 44.587;

di particolare gravità è la situazione della sezione di Gaeta, che ha una pendenza di quasi 5000 procedimenti civili, con due soli giudici addetti al settore, e di quasi 2000 procedimenti penali, con un solo giudice addetto che svolge per di più le funzioni di coordinatore. Il volume e l’importanza degli affari giudiziari civili e penali che gravitano su questa sezione, la più prossima ai territori casertani, richiederebbe la presenza di almeno un quarto giudice che non può comunque essere dislocato attingendo dall’attuale esiguo organico del Tribunale;

si fa inoltre presente che la parte settentrionale del circondario in questione, nonostante sia densamente popolata, è priva di sezione distaccata e ufficio del Giudice di pace;

sarebbe dunque indispensabile e urgente un congruo aumento della pianta organica dei giudici del Tribunale di Latina, per adeguarla all’indice medio nazionale e distrettuale tra afflussi e pendenze di affari giudiziari e personale giudicante;

per quanto riguarda l’informatizzazione, che potrebbe consentire di raggiungere congrui livelli di efficienza nonostante la significativa carenza di personale, da una puntuale ricognizione delle risorse disponibili è emersa l’esigenza di almeno 15 personal computer completi di lettori smart card per i magistrati, e di quant’altro necessario per giungere al più presto alla spedizione telematica degli atti civili. Sarebbero comunque indispensabili altri 20 pc e 10 scanner, mentre ulteriori esigenze sono rappresentate dalla mancanza di fondi sui capitoli per le spese di ufficio;

relativamente alla pianta organica della sede centrale, allo stato la scopertura è del 16%, destinata a innalzarsi al 21% con i prossimi pensionamenti. Altrettanto sconfortante è la situazione nelle sezioni distaccate, ed è evidente che le carenze nell’organico amministrativo rappresentano un limite nell’espletamento delle attività e dei servizi o nell’avvio di iniziative,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione in cui versa il Tribunale di Latina e, nel caso, come la stessa possa essere tollerata in considerazione del fatto che la funzione giurisdizionale è garantita costituzionalmente e rappresenta una delle principali risorse per assicurare il rispetto delle norme che regolano la convivenza civile;

se non si ritenga indispensabile aumentare l’organico e, con esso, istituire i relativi posti di presidente di sezione ex artt. 46 e 47 ter 2° comma, lett. b/1 e lett. b/3 dell’Ordinamento giudiziario;

se non si ritenga necessario e urgente dotare il Tribunale di Latina di risorse economiche, informatiche e di personale amministrativo, tali da consentire ai magistrati di far fronte alla descritta mole di affari giudiziari, civili e penali, pendenti e in afflusso.